“IL N’Y A PAS DE SOLUTION PARCE QU’IL N’Y A PAS DE PROBLEME”: una mostra di MICHELE GIANGRANDE in collaborazione con la GALLERIA PAOLO ERBETTA

Opening sabato 22 gennaio 2011, ore 18:30
Officine Farneto, via dei Monti della Farnesina, 77 – Roma
La mostra resterà aperta fino al 29/01/2011.
Orario: 10-19. Ingresso gratuito

L’Associazione Artwo e le Officine Farneto presentano la prima di una serie di mostre sull’arte e le arti applicate che si svolgeranno durante tutto il 2011 negli spazi espositivi delle Officine Farneto sotto la direzione artistica di Luca Modugno.

Il progetto consentirà di incrociare i linguaggi dell’arte contemporanea aprendo al design, alla moda, al video, alla musica e all’architettura, con l’intento di creare eventi culturali caratterizzati da forte personalità.

Si punterà sull’eccellenza, l’emozione, la ricerca, la cultura del progetto. Fare scouting fuori dagli schemi, valorizzare le nuove generazioni della comunità creativa.

Creare, in sintesi, un “museo” seppur temporaneo, delle nuove idee.

 La scelta di iniziare la serie di eventi artistici con una mostra di Michele Giangrande nasce dalle caratteristiche proprie dell’artista: la sua particolare facilità a relazionarsi con lo spazio e la sua ricerca basata su reinterpretazioni concettuali di oggetti d’uso comune, perfettamente in linea con la filosofia di Artwo. Oggetti attraverso i quali è possibile realizzare l’opera d’arte ma non la rappresentano (sotto questo punto di vista si differenziano dai Ready Made).

I “suoi” oggetti sono l’esito di un incontro-scontro tra più fattori: una copertura di cerotti, ad esempio, incontra un giocattolo e genera immediatamente un nuovo personaggio che si avvale della “storia”, dei “contenuti”, della “simbologia”, dei “rimandi” che le sue singole componenti offrono.


Il medesimo risultato, molto più amplificato, si ritrova nelle installazioni cosiddette site-specific, altro elemento caratterizzante della sua ricerca accanto agli “oggetti improbabili”: in questi lavori l’enorme presenza e moltitudine di uno stesso oggetto, ripetuto e clonato infinite volte, genera un’immagine altra e nuove ed improbabili realtà nascono dall’incontro di più realtà, di più vissuti, di più emozioni.

Alle Officine Farneto l’artista presenterà una panoramica dei suoi lavori dal 2004 ad oggi e un’installazione site-specific per il bellissimo spazio dell’antica fornace.

 Per l’occasione Giangrande, nell’aderire al progetto Artwo, realizzerà un oggetto di design basato sul riutilizzo e la decontestualiz­zazione di materiale d’uso comune che come ogni prodotto dell’Associazione, verrà realizzato dai detenuti del Carcere di Rebibbia di Roma.

 L’evento è stato possibile grazie al prezioso contributo della Galleria Paolo Erbetta

www.galleriapaoloerbetta.it

 OFFICINE FARNETO

Gli spazi espositivi delle Officine Farneto nascono dalla ricostruzione dei Magazzini di Casermaggio al Foro Italico, edificio progettato da Del Debbio negli anni ‘30. In 3/4 di secolo l’edificio ha subito diverse modifiche, strutturali e funzionali, fino a diventare una famosa fabbrica di ceramiche artistiche. L’edificio oggi non appare stravolto dall’intervento di risanamento, ma si concentra prettamente nella valorizzazione delle forme originarie e nel recupero della storia propria dello spazio, attraverso l’evidenziazione degli elementi che hanno caratterizzato le diverse funzioni che si sono susseguite nel tempo.

L’intera struttura può definirsi decisamente poliedrica, in quanto  si sviluppa in aree dedicate ad attività complementari e convergenti; il Bar BookShop,; il Wellness Center DAS – Dimensione Arte&Sport – un “laboratorio” che abbina alle discipline del fitness corsi di arte contemporanea; una Sala Conferenze da 100 posti, attrezzata per conferenze stampa e proiezioni ed infine il  Roof Garden, che si affaccia  nello splendido parco di Monte Mario. Il tutto a sussidio del fulcro centrale rappresentato dallo Spazio Eventi da 1.100 mq, posto al piano terra e dal Business Center con Ateliers di diverso taglio,  occupati da professionisti e artisti del settore delle arti figurative.”

www.officinefarneto.it

 ARTWO

Artwo è nata nel 2005, quando ancora non si abusava di termini quali “ecosostenibilità” e “sostenibilità sociale”, come un’avventura creativa dal profondo valore etico. Il suo ideatore, Luca Modugno, crede al valore decisivo della bellezza artistica nei luoghi in cui la libertà non appartiene al gioco del quotidiano. Rendere l’arte utile a tutti, soprattutto a chi ne ha più bisogno. Da un lato unendo la passione per l’arte contemporanea e il design, creando un percorso di intelligenza estetica e qualità morale dei prodotti; dall’altro lavorando con associazioni di recupero o realtà penitenziarie, offrendo un percorso formativo che le coinvolga fattivamente nella produzione di oggetti funzionali.

Scopi dell’Associazione sono:

–        Promuovere artisti e giovani designer in Italia e all’estero.

–        Offrire un percorso formativo, tenuto dagli stessi artisti, che impegni i detenuti nella

–        produzione di oggetti, con la finalità di un inserimento lavorativo durante la detenzione e per un futuro in libertà.

–        Creare un brand nei circuiti paralleli tra arte e design dal marketing moralmente sano.

–        Produrre dialogo e contaminazione tra aziende e cultura visuale.

Artwo produce oggetti ideati da artisti contemporanei che, partendo da utensili d’uso comune, li decontestualizzano e riciclano, dando loro nuova forma e adeguato utilizzo. Ogni oggetto è firmato dall’artista e prodotto in tiratura limitata.

Tra gli artisti che hanno già aderito all’iniziativa: Giovanni Albanese, Ivan Barlafante, Enrica Borghi, Carlo De Meo, Stefano Canto, Rocco Dubbini, Michele Giangrande, Yonel Hidalgo Perez, Gian Paolo Tomasi.

www.artwo.itwww.artwolab.it