di Marco Vallesi
Il vetro è una delle materie che sin dalle sue lontane, remotissime origini non ha mai mancato di affascinare e sorprendere.
E forse è questo motivo ad aver spinto i mercanti d’ogni tempo a solcare in lungo e largo il Mediterraneo per vendere, presso qualsiasi sua sponda, la preziosa e ricercata merce.
Non è un caso, perciò, che una gran quantità di questo pregiato materiale, in forma di unguentari o grani di collane, sia arrivato nell’antica e ricca Tarkna a soddisfare le crescenti e ricercate esigenze estetiche di quegli etruschi che la popolavano.
Nonostante la nota fragilità della materia, nelle numerose e ormai storiche campagne di scavi che si sono succedute nell’arco di circa centocinquanta anni nel territorio, le ricerche nelle aree archeologiche tarquiniesi hanno restituito alla luce un rilevante numero di oggetti in vetro.
Custoditi per anni nei magazzini del Museo Nazionale Tarquiniense, ed ora restaurati con perizia e premura, gli oggetti di questo particolarissimo e pregiatissimo patrimonio sono esposti sino alla metà del mese di Maggio in una sala dello stesso palazzo Vitelleschi, sede del Museo.
La mostra, dal nome “Ars Vitraria”, costituisce un’occasione unica per ammirare, nello stesso contesto di rinvenimento, una straordinaria e splendente varietà di oggetti in vetro che ben rappresentano l’evoluzione tecnica e stilistica applicata a questo materiale per un tratto di storia che comprende i secoli d’oro della civiltà etrusca (dal VII sec. a.C.) sino al fulgore dell’età imperiale romana (II sec.d.C.).
La collezione offre ai visitatori gli spunti per riflettere su quanto il popolo etrusco, poi assoggettato al dominio di Roma, tenesse in gran conto l’eleganza delle trasparenze e la vivacità dei colori che solo il vetro poteva donare a certi monili o agli oggetti d’uso quali balsamari e coppe.
L’esposizione, corredata di opportuni pannelli esplicativi, rimarca anche le complesse e misurate tecniche di lavorazione con le quali sono stati mirabilmente eseguiti i pezzi in mostra.
Dunque, a Tarquinia, per la XIII settimana della Cultura (9/17 Aprile 2011; ingresso gratuito) e a seguire sino a Maggio, lo scrigno di palazzo Vitelleschi si apre per esibire un altro suo gioiello e, sia per gli appassionati che per i curiosi, offre un’opportunità da cogliere senza indugio.
Orario del Museo Nazionale Tarquiniense: continuato dalle 8,30 alle 19,30.
Info: (museo) Tel. +39 0766 856036