Riapertura delle scuole superiori slittata all’11 gennaio, zona arancione il 9-10 gennaio (quindi con bar e ristoranti chiusi), divieto di spostamenti fra Regioni prolungato fino al 15 del mese: sono questi, in sintesi, i punti chiave del nuovo decreto sul cui arrivato il governo è arrivato in piena notte.
Accordo frutto di mediazione al termine di incontri e giorni difficili in seno alla maggioranza, con i partiti che la compongono divisi soprattutto sulla data per il ritorno sui banchi degli studenti delle superiori. Pd schierato per riaprire il 15, M5S e Iv per confermare il 7, alla fine la soluzione è un compromesso a metà strada.
Come dalle previsioni, inoltre, arriva un inasprimento delle soglie che faranno scattare misure più restrittive, decretando nuove zone arancioni o rosse.
Ricapitolando, nel periodo tra il 7 e il 15 gennaio 2021 è confermato il divieto, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma.
Il 9 e 10 gennaio 2021 tutto il territorio nazionale sarà “zona arancione”, ma saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.