Alcuni appuntamenti del fine settimana nella Tuscia viterbese come presentati dal sito istituzionale della Provincia di Viterbo:
sabato 10 e domenica 11 aprile 2021.
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La stagione dei concerti dell’Università della Tuscia
Sabato 10 aprile 2021 (Auditorium di S. Maria in Gradi, ore 17, sempre in assenza di pubblico), riprende con regolarità la XVI Stagione concertistica 2020-2021 dell’Università della Tuscia-Viterbo.
“Il prossimo concerto – spiega Franco Carlo Ricci, direttore della rassegna – ospiterà Leonardo Merlini, pianista Vincitore del concorso “Sergio Cafaro 2020”, insigne concertista prematuramente scomparso che ha onorato con la sua presenza la nostra rassegna musicale. Autentica promessa del concertismo, Leonardo Merlini, nonostante la giovanissima età ha conseguito numerosi, significativi Premi in importanti Concorsi.
Il programma proposto, quanto mai impegnativo e coinvolgente, è dedicato ai compositori più grandi della Storia della musica occidentale. Interpreterà, infatti, di Johann Sebastian Bach (Eisenach, 1685-Lipsia, 1750) il Concerto Italiano; di Ludwig van Beethoven (Bonn, 1770-Vienna, 1827) la Sonata 18 Op. 31 n. 3; di Robert Schumann (Zwickau, 1810-Endenich, 1856) da Fantasiestücke Op. 12 Primo Quaderno (nn.1, 2, 3, 4); di Maurice Ravel (Ciboure, 1875-Parigi, 1937) da Gaspard de la Nuit, Ondine e di Franz Liszt (Raiding, 1811-Bayreuth, 1886) lo Studio Trascendentale n. 10.”
Questo concerto e gli altri della Stagione, disponibili in “forma raccolta all’interno” della playlist
“XVI Stagione Concertistica” nel canale YouTube di Ateneo, potranno essere seguiti, gratuitamente, in diretta streaming oppure in differita attraverso il seguente link:
http://tiny.cc/stagione_concertistica
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Escursione etrusca al Parco Marturanum (Barbarano Romano)
Sabato 10 aprile 2021: Duemila tombe etrusche. È questo il segreto che nasconde il Parco Marturanum, nell’area archeologica di San Giuliano, ad un’ora da Roma. Una necropoli risalente al settimo secolo avanti Cristo mimetizzata nel bosco, sulla via che da Cerveteri conduceva a Orvieto, sui fianchi di rupi di tufo occupate da un insediamento stabile già durante l’età del Bronzo.
Secondo gli archeologi, nessuna necropoli etrusca conosciuta presenta una varietà e ricchezza di tipi sepolcrali come San Giuliano. Un tesoro che può essere scoperto percorrendo le vie di comunicazione scavate nella roccia dagli Etruschi con opere rupestri scolpite 2500 anni fa, così come in una chiesa romanica affrescata del dodicesimo secolo. Una grande opportunità di scoprire un sito dove sarà possibile trovare tutte le epoche storiche ed artistiche, ma ancora poco sconosciuto.
Chiamarle tombe è veramente riduttivo in quanto non si tratta solo di luoghi di sepoltura, ma di veri libri scolpiti nella roccia, che parlano di urbanistica, architettura, opere idrauliche, arredamento, gusto estetico, decorazioni, simboli, riti e persino scene struggenti, come quella in cui il letto funebre della madre è posto di fronte a quello del figlioletto, in modo che i due possano guardarsi per sempre, anche nell’eternità dell’ultimo sonno.
Dal belvedere si può ammirare l’imponente forra dove si apre un panorama mozzafiato e ci si sentirà come sospesi nel vuoto. Costeggiando il pianoro attraverso un sentiero panoramico si arriva alla monumentale Tomba del Cervo, con il suo rilievo simbolo del Parco, alla Tomba della Regina fino a proseguire lungo il torrente tra tantissime tombe rupestri. Ma potremmo anche attraversare le antiche vie di comunicazione scavate nella roccia, le famose “tagliate etrusche”
Il Parco Marturanum è uno dei parchi più ricchi del Lazio, dove in poco più di mille ettari, si racchiudono diversi quanto incredibili ambienti. Il territorio di Barbarano Romano può essere considerato, per chi viene da Roma, una porta per l’Etruria, con un’alta concentrazione di resti etruschi, molti dei quali monumentali che si mimetizzano nella rigogliosa vegetazione e sembrano accoglierci per raccontarci la vita e i riti di quasi 3000 anni fa..
A cura di Antico Presente
Guide
Sabrina Moscatelli, Guida Turistica Abilitata e Guida Ambientale Escursionistica AIGAE e Maria Giulia Catemario Guida Ambientale Escursionistica AIGAE
Dati tecnici
Il percorso, di media difficoltà, è lungo circa 5 km con un dislivello di 100 metri. Durata 4 ore compresa la pausa pranzo.
Appuntamento
Sabato 10 aprile ore 10.30 nell’area attrezzata di Caiolo (Barbarano Romano)
Equipaggiamento
Abbigliamento sportivo, scarpe da trekking, acqua, cappello e pranzo al sacco, gel e mascherina.
Condizioni
Prenotazione obbligatoria alla quale si riceverà conferma sulla disponibilità.
La guida si riserva il diritto di annullare o modificare l’itinerario proposto a sua discrezione, per garantire la sicurezza in base alle condizioni del meteo, del sentiero e dei partecipanti.
Con la prenotazione i partecipanti dichiarano di avere la giusta preparazione per l’escursione.
Nota COVID
Ai sensi delle vigenti disposizioni per l’emergenza da COVID-19, per la partecipazione all’attività è OBBLIGATORIO che ciascun partecipante:
sia dotato di propria mascherina protettiva;
sia dotato di flaconcino di gel disinfettante non autoprodotto;
mantenga rigorosamente la distanza interpersonale di 2 metri. La mascherina andrà indossata nei momenti in cui non sarà possibile rispettare tale distanza;
è vietato scambiarsi oggetti di qualsiasi tipo (cibo, acqua ecc).
Quota di partecipazione
Adulti €10,00 e ragazzi e bambini €5,00 comprensiva di polizza professionale RC con massimale di Euro 5.000.000.
Informazioni e prenotazioni
Sabrina 339.5718135 info@anticopresente.it www.anticopresente.it
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Le gole del Biedano, tra due borghi e lungo la via Clodia
Domenica 11 aprile 2021: Con il suo incessante scorrere per millenni il torrente Biedano ha scavato delle gole tra pareti di tufo alte anche 60 metri frutto dell’erosione dell’acqua sui terreni vulcanici locali. All’epoca degli etruschi questa era la strada che collegava i due abitati di Blera e di Barbarano Romano, le alture erano impenetrabili boschi e selve. Anche i romani passavano per le gole che con loro divennero una vera e propria via: la Clodia.
Anche noi ripercorreremo quest’ antico tracciato che ci permette di rivivere un paesaggio naturalistico e storico di estrema bellezza, sulle orme degli antichi abitanti, dei viaggiatori, degli eserciti e dei mercanti di ogni epoca. Raramente, come in questo caso, la storia puo? essere ri-percorsa cosi? a fondo, tra le gole del torrente Biedano, considerate tra le più affascinanti del Lazio.
Il torrente Biedano, che prende il nome dall’antico nome di Bieda, l’attuale Blera, ci riserva molte sorprese. Una vegetazione lussureggiante di tipo quasi tropicale ci accompagna durante in nostro viaggio scoprendo di tanto in tanto vestigia dell’attività umana nei secoli passati. Piccole dighe, cunicoli, mulini, grotte sono oggi sono custodi da una natura integra e selvaggia; il tutto all’interno dell’area protetta del Parco Marturanum nel comune di Barbarano Romano.
Cammineremo lungo la forra in un sentiero tra antiche canepine (terrazzamenti per la coltivazione della canapa), muretti a secco ed antichi orti ormai abbandonati , guadando qualche volta il torrente e sfruttando il periodo migliore per visitarla, tappezzata da una generosa fioritura di anemoni e le prime orchidee. Incontreremo il Ponte del Diavolo, in peperino, risalente all’inizio del I sec. a.C. che rappresenta un’importante testimonianza della presenza romana su questo territorio. Il suo nome deriva da una credenza popolare che riteneva l’opera così perfetta, realizzata con conci di tufo addossati tra loro senza l’impiego di malta, tanto da essere ritenuta opera del demonio e non umana.
Raramente, come in questo caso, la storia puo? essere ri-percorsa cosi? a fondo, tra le gole del torrente Biedano, considerate tra le più affascinanti del Lazio. Pranzeremo lungo il corso del fiume per poi raggiungere il borgo di Barbarano Romano, che ci apparirà sulla rupe come in un sogno. Il caratteristico e curato centro storico ci farà immergere nell’atmosfera medioevale del territorio, prima di calarci nella fresca forra, tramite l’antica strada e porta. Prenderemo la ferrovia abbandonata per ritornare a Blera che raggiungeremo attraverso il ponte moderno che ci condurrà al punto di partenza.
Durata 6 ore. Percorso di media difficoltà ma accidentato con alcuni guadi del torrente.
A cura di Antico Presente
Guide
Sabrina Moscatelli, Guida Turistica Abilitata e Guida Ambientale Escursionistica AIGAE e Giuseppe Di Filippo Guida Ambientale Escursionistica AIGAE
Dati tecnici
Il percorso, di media difficoltà, è lungo circa 10 km con un dislivello di 100 metri. E’ un percorso accidentato con alcuni guadi del torrente. Durata 6 ore circa inclusa la pausa pranzo.
Appuntamento
Domenica 11 aprile ore 10.00 in piazza Papa Giovanni XXIII a Blera di fronte al ristorante la Torretta
Equipaggiamento
Obbligatorie scarpe da trekking, acqua, pranzo al sacco, gel e mascherina.
Condizioni
Prenotazione obbligatoria alla quale si riceverà conferma sulla disponibilità.
La guida si riserva il diritto di annullare o modificare l’itinerario proposto a sua discrezione, per garantire la sicurezza in base alle condizioni del meteo, del sentiero e dei partecipanti.
Con la prenotazione i partecipanti dichiarano di avere la giusta preparazione per l’escursione.
Nota COVID
Ai sensi delle vigenti disposizioni per l’emergenza da COVID-19, per la partecipazione all’attività è OBBLIGATORIO che ciascun partecipante:
sia dotato di propria mascherina protettiva;
sia dotato di flaconcino di gel disinfettante non autoprodotto;
mantenga rigorosamente la distanza interpersonale di 2 metri. La mascherina andrà indossata nei momenti in cui non sarà possibile rispettare tale distanza;
è vietato scambiarsi oggetti di qualsiasi tipo (cibo, acqua ecc).
Quota di partecipazione
€ 13,00 per gli adulti e € 5,00 per i ragazzi, comprensiva di polizza professionale RC con massimale di Euro 5.000.000.
Informazioni e prenotazioni
Sabrina 339.5718135 info@anticopresente.it www.anticopresente.it