Riceviamo da Francesco Corniglia e pubblichiamo
Oggi è il sedici gennaio e dovrebbero essere stati liquidati gli stipendi arretrati (da ottobre 2019) ai dipendenti di Fondazione Vulci, così ci era stato comunicato giorni fa.
“Non ho motivo di dubitare che l’impegno preso venga rispettato. Il rapporto fiduciario tra dirigenza e personale verrebbe gravemente compromesso in caso contrario. Il lavoro svolto deve essere pagato nei termini contrattuali senza abusare della disponibilità delle maestranze” afferma Corniglia Francesco consigliere comunale del M5Stelle di Montalto di Castro. “Come minoranza abbiamo svolto i lavori di Consiglio Comunale senza osteggiare il rinnovato aumento del contributo annuo, riportato ad euro 650000 mila, e la redazione della convenzione con la Regione Lazio ed il Ministero dei Beni Culturali. Siamo consapevoli che il Parco di Vulci può svolgere un ruolo nello sviluppo del nostro paese.
Per questo ci vuole un serio piano industriale ed un cambio di passo con il passato. Direi che è ora di finirla con i proclami e le promesse, con le passerelle politiche ed i selfie e di affrontare seriamente i problemi gestionali. Occorre verificare la solidità economica/finanziaria e capire se il tardato pagamento è dovuto a cause impreviste ed imprevedibili o ad inefficaci azioni gestionali passate e recenti. Se Fondazione ad ottobre 2019 non ha più risorse questo inevitabilmente pone una seria riflessione sul 2020. E’ in grado la Fondazione di garantire la piena occupazione? Si rendono necessarie variazioni economiche peggiorative nei contratti di lavoro (ricorso a part-time)? Esistono rami di spesa che possono essere tagliati o razionalizzati? Cosa ne pensa l’organo di revisione e controllo? In tutto questo auguro ovviamente un buon lavoro al nuovo Presidente Bonazzi Gianni ed al Cda anche in previsione di un possibile accordo con la Regione Lazio per un suo ingresso diretto, cui daremo il nostro appoggio a determinate condizioni.” Il Parco non esiste solo in campagna elettorale e la soluzione non può essere sempre la solita favola dei crocieristi che sbarcano a Civitavecchia. Conclude Corniglia “ Il problema è l’oggi, come affrontare il 2020, ben sapendo che se anche la Regione Lazio decidesse di intervenire i fondi arriverebbero nel 2021.”