Riceviamo e pubblichiamo
“Differenziata porta a porta, qualche disservizio c’è, ne siamo coscienti. Soprattutto nelle zone in cui il servizio è partito lo scorso mese, o ancor di più la scorsa settimana”. È il vice sindaco Luisa Ciambella a fare il punto a seguito di alcune lamentele da parte di qualche cittadino. “Quest’amministrazione sta monitorando le varie criticità emerse in questo periodo nelle varie zone del territorio comunale servite dal porta a porta. Zone all’interno delle mura, quartieri periferici, frazioni e zone di campagna. Così come stiamo valutando se quanto previsto a livello contrattuale con Viterbo Ambiente, ditta che gestisce il servizio di igiene urbana, sia sufficiente a soddisfare le reali esigenze di una città capoluogo come la nostra. Un contratto tra l’altro sottoscritto dalla precedente amministrazione con il criterio del maggior ribasso. Per questo è nostra intenzione incaricare professionisti esperti, esterni al Comune di Viterbo, che possano verificare eventuali lacune contrattuali o, diversamente, inadempienze contrattuali da parte della stessa Viterbo Ambiente. A conclusione di tale studio potremo muoverci di conseguenza, valutando ogni possibilità consentita dalla legge, nel rispetto del cittadino e del sacrosanto diritto di vedere una città pulita e all’altezza del suo valore. Ci stiamo muovendo anche su altri servizi, non previsti nell’appalto, come ad esempio il ritiro dei rifiuti la domenica mattina. Al vaglio anche la gestione del ritiro nelle zone di campagna.
L’amministrazione sta tentando di limitare al minimo quelle inevitabili criticità che emergono di fronte all’avvio di un nuovo servizio. Le stesse verificatesi anche in altre città al momento della fase iniziale del porta a porta. Il nostro impegno, su più fronti, anche a livello sanzionatorio nei confronti dei trasgressori, deve però incontrare la collaborazione da parte della cittadinanza, un elemento di fondamentale importanza per la riuscita del servizio e soprattutto per evitare episodi a cui assistiamo quotidianamente in alcune vie della nostra città. Si trova di tutto. E il problema si è amplificato con l’avvio del porta a porta nelle nuove zone cittadine e periferiche. Tra le recenti richieste rivolte a questa amministrazione anche l’estensione dell’iniziativa Puliamo Viterbo nelle zone più decentrate del territorio comunale. A questo proposito – prosegue il vice sindaco Ciambella – ritengo che l’iniziativa nata con finalità educative, lanciata a fine agosto, debba rimanere un appuntamento legato alla sensibilizzazione dei giovani, soprattutto dei bambini, verso tematiche ambientali e verso il rispetto per la propria città”. L’abbandono indiscriminato di rifiuti, più o meno ingombranti, o semplicemente di sacchetti dell’immondizia fuori dagli spazi autorizzati, contrasta con l’immagine che vogliamo per una città di grande valore come la nostra”.
E ora l’aspetto riguardante la Tares. “Il Tributo comunale sui Rifiuti e sui Servizi – aggiunge ancora il vice sindaco – è stato istituito a livello nazionale e serve a finanziare i costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e quelli dei servizi indivisibili. Il pagamento della Tares è comunque dovuto, in tutti i comuni italiani. Il servizio del porta a porta, una volta avviato e una volta accettato dai cittadini, offre importanti vantaggi, anche in termini di risparmio. Anche su questo è alta l’attenzione da parte dell’amministrazione. Per questo chiediamo ancora un po’ di pazienza ai cittadini e alle associazioni dei consumatori: abbiamo un unico obiettivo, garantire servizi e fornirli ai massimi livelli”.