Riceviamo e pubblichiamo
Giorgia Lepore, Giovanni Ricciardi e Rosa Teruzzi sono gli autori finalisti della sesta edizione del Premio Letterario Mariano Romiti, un appuntamento ormai consolidato per la città di Viterbo e non solo. La terna è stata consegnata alla giuria composta da magistrati, avvocati penalisti, rappresentanti di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria e Polizia Locale di Viterbo che il giorno della premiazione – nel mese di luglio 2017 all’interno di Ombre Festival – voteranno in diretta il vincitore del premio.
Il Premio Romiti, nel giro di pochi anni, è diventato un punto di riferimento per gli scrittori del genere giallo, poliziesco e noir, anche perché a decretare i vincitori sono le figure professionali che operano nel campo della giustizia e della legalità: i delitti dei giallisti vengono giudicati da una metaforica aula di tribunale con la presenza delle parti del processo.
Nell’albo d’oro del Premio Romiti figurano nomi importanti del giallo italiano: nel 2012 ha vinto Maurizio De Giovanni con “Per mano mia” (finalisti Paolo Roversi, Loriano Macchiavelli e Francesco Guccini), nel 2013 Roberto Riccardi con “Undercover. Niente è come sembra” (finalisti Maurizio De Giovanni e Maurizio Blini), nel 2014 Giuliano Pasini con “Io sono lo straniero” (finalisti Claudio Paglieri e Roberta De Falco), nel 2015 Stefano Tura con “Tu sei il prossimo” (finalisti Antonio Fusco e Valerio Varesi) e nel 2016 Antonio Fusco con “La pietà dell’acqua” (finalisti Paolo Roversi e Piergiorgio Pulixi).
Giorgia Lepore, finalista 2017 con “Angelo che sei il mio custode“, vive a Martina Franca. Archeologa, assegnista di ricerca di archeologia e storia dell’arte paleocristiana e altomedievale all’Università di Bari, insegna storia dell’arte nelle scuole superiori e storia dell’arte medievale presso la facoltà di beni culturali a Taranto. Con “L’abitudine al sangue” (Fazi, 2009) è stata finalista al Premio Acqui Storia. Le Edizioni E/O hanno pubblicato “I figli sono pezzi di cuore“.
Giovanni Ricciardi, finalista con “Gli occhi di Borges”, è professore di greco e latino in un liceo di Roma. Il suo personaggio, il commissario Ottavio Ponzetti, è protagonista di una fortunata serie di romanzi tra cui “I gatti lo sapranno“, vincitore del premio Belgioioso Giallo 2008, “Il silenzio degli occhi“, finalista al premio Fenice Europa 2012 e “Il dono delle lacrime“, candidato al premio Scerbanenco 2014. L’ultimo episodio della serie è “La canzone del sangue” del 2015.
Rosa Teruzzi, finalista con “La sposa scomparsa”, vive e lavora a Milano. Ha pubblicato diversi racconti e tre romanzi. Esperta di cronaca nera, è caporedattrice della trasmissione televisiva “Quarto Grado” (Rete 4). Per scrivere si ritira sul lago di Como, in un vecchio casello ferroviario dove colleziona libri gialli.
L’Associazione Mariano Romiti ringrazia per la giuria il procuratore capo di Viterbo Paolo Auriemma, il questore di Viterbo Lorenzo Suraci, il colonnello Giuseppe Palma comandante provinciale Carabinieri di Viterbo, il colonnello Giosuè Colella comandante provinciale Guardia di Finanza di Viterbo, il direttore della Casa Circondariale di Viterbo Teresa Mascolo, il commissario capo Daniele Bologna comandante della Polizia Penitenziaria di Viterbo, il dirigente della Polizia Locale di Viterbo Mara Ciambella, gli avvocati penalisti Paolo Casini, Marina Bernini, Elisa Fornaro, Pietro Porri, Massimo Pistilli, Alessandra Zena e Andrea Gasparri.
Mariano Sabatini, invece, è il vincitore del Premio Romiti Opera Prima, vinto nell’ultima edizione dal mago Antonio Casanova. Mariano Sabatini è nato a Roma nel 1971, è giornalista e scrittore. Ha lavorato per quotidiani, periodici e web. È stato autore per TMC e per la Rai (“Tappeto volante“, “Parola mia“, “Uno Mattina“), poi temuto critico televisivo. Ha condotto rubriche su radio nazionali e locali. Si aggiudica il Premio Romiti Opera Prima con il romanzo “L’inganno dell’ippocastano” edito da Salani. Per conoscere il vincitore del Premio Romiti Sezione Emergenti, invece, bisognerà aspettare la prossima edizione di Ombre Festival.