di Luciano Marziano
Marco Boschini, oggi assessore all’ambiente, patrimonio e urbanistica del Comune di Colorno in Provincia di Parma, in un recente testo intitolato Viaggio nell’Italia della buona politica, resoconta sulla nascita e attività dell’Associazione dei Comuni virtuosi il cui progetto nasce nell’ottobre del 2004 proprio a Colorno, a seguito di un convegno cui partecipavano una trentina dii amministratori del Nord e del Centro sud.
Nell’occasione venne redatto il Manifesto dei Comuni Virtuosi il cui incipit è così formulato. “Il Comune virtuoso ama il proprio territorio, ha a cuore la salute, il futuro e la felicità dei propri cittadini: Il Comune virtuoso adotta tutte quelle misure che diffondono nuove consapevolezze e vuole soddisfare i bisogni ed esigenze concrete nel campo della sostenibilità ambientale, urbanistica e sociale. Intervenire a difesa dell’ambiente, migliorare la qualità della vita, tutelare i Beni Comuni intesi come beni naturali e relazionali indispensabili che appartengono all’umanità, è possibile. Questa possibilità la vogliamo vivere non più come uno slogan, ma come possibilità concreta, consapevoli che la sfida di oggi è rappresentata dal passaggio dalla pur importante enunciazione di principi alla prassi quotidiana”.
Segue una esemplificazione di interventi posti in essere da vari Comuni a dimostrazione anche della loro economicità. In primo luogo la gestione del territorio all’insegna del principio ispiratore del non consumo del suolo che comporta cementificazione zero, recupero e riqualificazione di aree dismesse, progettazione partecipata del territorio stesso, bioedilizia ecc. Si prospettano nuove possibilità come la riduzione dell’inquinamento atmosferico con la mobilità sostenibile nel campo del trasporto, la gestione dei rifiuti visti non più come problema ma come risorsa attraverso la raccolta differenziata, nuovi stili di vita all’insegna della sobrietà dei cittadini ispirata ai temi della decrescita che non è forma di pauperismo, ma un nuovo modo di vivere basato sulle scelte quotidiane sobrie e sostenibili come l’utilizzazione della filiera corta, del cibo biologico e di stagione, la costituzione di gruppi di acquisto , il disimballo dei territori, la diffusione del commercio equo e solidale.
Questi principi sono stati accolti da numerosi Comuni che il 23 maggio del 2005 costituirono, nella Sala Consiliare del Comune di Vezzano, l’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi con l’intento anche di far sapere all’opinione pubblica che esiste un modo virtuoso di far politica, che si può stare dentro le istituzioni con trasparenza, spirito di servizio, onestà, concretezza e buonsenso. Al fine di far conoscere la specificità dell’amministrare dei vari Comuni nel 2007 venne istituito un concorso che, a detta di Boschini, “ha consentito di scoprire e premiare alcune delle più incredibili esperienze in campo ambientale mai viste nel nostro paese”.
Per brevità di spazio, si fa riferimento al Premio assegnato nel 2010 al Comune di Corchiano, unico presente nell’Associazione della provincia di Viterbo, in quanto i progetti presentati dalla giunta cittadina erano “intrisi di una componente fortemente inclusiva e partecipativa della cittadinanza”. Infatti, il Premio, oltre che al Comune come entità amministrativa era indirizzato anche ai suoi 3.800 abitanti. Boschini dedica al sindaco di Corchiano Bengasi Battisti un intero capitolo intitolato Il Sindaco poeta e la comunità virtuosa. Con sottotitolo Come riqualificare un borgo. Precisa Boschini che la qualità poetica è attribuita non perché il sindaco “si diletti a scrivere versi e strofe sul senso della vita e dei sentimenti umani, ma se lo ascolti raccontare della sua comunità e lo accompagni per le vie del paese intravedi nei suoi gesti , e nel suo narrare, quel senso di magico che avvolge ogni grande opera letteraria”. Se ne evidenziano i momenti qualificanti: l’uso delle biciclette da parte dei vigili, l’alimentazione degli scuolabus con l’olio esausto utilizzato per friggere raccolto in particolari contenitori, l’istituzione dell’Ecoeuro per l’acquisto di prodotti sfusi senza imballaggi e di stagione. La raccolta differenziata già schizzata all’85 per cento, con la dotazione di compostiere domestiche e una più grande di comunità consente, nel giro di un mese, con l’apporto degli scarti da parte dei cittadini, la produzione di un ottimo fertilizzante. L’acqua del sindaco erogata dalla fontana pubblica ha consentito l’eliminazione di migliaia di bottiglie PET, unitamente alla erogazione di prodotti vari (detersivi, alimentari ecc.) alla spina. Il regolamento edilizio impone prescrizioni per il risparmio energico alle costruzioni nuove o ristrutturate. E, poi, tante iniziative collateralmente funzionali come la sporta riutilizzabile per la spesa , i mercatini del riuso di oggetti altrimenti destinati alla discarica. La Banca del racconto attraverso i “focolari narrativi” fa in modo che si conservi il patrimonio di storia e memoria di ognuno degli abitanti.
Boschini resta affascinato dal recupero del Parco della Sperella una volta discarica abusiva che ,ora, con i sentieri in grado di trasmettere la volontà collettiva, intende consentire ai cittadini di riappropriarsi del territorio come uno scrigno che contiene storie, saperi, sapori. Boschini rileva come una tale colossale opera di riqualificazione e recupero, al fine anche di evitare di cedere pezzi e volumi al cementificatore di turno, si realizzi con un’adeguata e mirata partecipazione ai bandi nazionali e internazionali che vanno spesso deserti, “perché le pubbliche amministrazioni hanno la testa altrove”.