L’inverno caldo di Zinghereria s’apre nel segno dell’arte, e lo fa ospitando nelle sale del CAT (Centro Artistico Tarquiniese, all’interno dell’ex Chiesa del Santo Spirito, in via delle Torri) opere, materiali ed idee di Alberto Giovannini.
Verso l’IpoMateria – questo il titolo scelto per l’esposizione a Tarquinia – vuole essere un’esperienza non solo estetica per il visitatore. Un percorso concettuale – delineato, anche fisicamente, dal filo rosso, “il filo dell’immaginazione”, che ne caratterizza l’allestimento – attraverso i due mondi, informali e creativi, dell’artista nativo d’Orvieto. Da una parte quello della Materia, dove la sovrapposizione di acrilici, carta vetrata, plastica, gesso e ferro su tela e tavola dà origine a opere che conquistano lo spazio e s’impongono, per loro stessa natura, nella tridimensionalità, in un necessario rapporto tra l’opera d’arte, risultato dell’impulso creativo, e la sua stessa materia. Dall’altra il mondo dell’Ipomateria, in cui prevalgono segno e colore, risultato pratico-concettuale di un progressivo annullamento della percezione tridimensionale dell’opera d’arte a cui corrisponde una nuova ricerca grafica e creativa.
Un momento espositivo da vivere, con la ragnatela di filo rosso che si estende in ogni punto della sala, contaminando e condizionando i movimenti stessi dei visitatori, e con la possibilità di stringere un rapporto diretto con la materia della creazione, grazie ad un totem sensoriale posto al centro della sala con funzione di raccordo tra la percezione visiva e quella tattile delle opere.
In programma, come detto, presso il Cat, dall’11 dicembre all’8 gennaio, la mostra sarà visitabile ogni giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 16 e 30 alle 19 e 30; la domenica, possibilità di visita anche mattutina dalle 11 alle 13.