(s.t.) Ancora un titolo italiano, ancora una grande soddisfazione per il tarquiniese Alessandro Cesarini, che chiude una stagione difficilissima nel migliore dei modi, ottenendo la vittoria tricolore che ripaga di dodici mesi davvero sofferti. Merito anche di Chiara De Curtis, sua inedita compagna d’equipaggio, assieme a cui è giunto primo nella categoria Hobie Cat 16 Spi Youth nelle acque di Termoli.
“Quello appena trascorso è stato un anno difficile. – racconta Alessandro, che nel 2015 aveva praticamente fatto man bassa di titoli ma che, in questa stagione, si è trovato alle prese con un cambio di equipaggio più complicato del previsto – Non sono riuscito a trovare subito la compagna giusta, buttando diversi mesi di allenamento, poi, dopo 7 mesi ho deciso di rischiare il tutto per tutto, cambiando compagna precisamente a sei giorni dalla prima regata nazionale di selezione al Mondiale Isaf: un allenamento soltanto con Chiara (ex timoniera Hobie Cat 16, ferma da circa sei mesi perchè anche lei aveva avuto problemi di equipaggio) e tanta tanta grinta per riuscire a vincere la prima nazionale ad Anzio, giungendo precisamente secondi in classifica generale e primi youth, che per noi era ciò che contava”.
“Dopo il bel risultato della prima regata – spiega Alessandro – la Nazionale ci ha subito accettato in squadra: purtroppo non avevamo molte giornate per allenarci, anche perché il tempo non é stato molto favorevole, in ogni caso alla seconda prova nazionale a Torvaianica abbiamo chiuso secondi in generale e secondi youth a 2 punti dal primo. Quindi siamo andati a Cagliari, terza e ultima prova nazionale, la nostra più grande preoccupazione, perché é un posto molto ventoso e noi non avevamo ore di allenamento con vento: siamo riusciti a chiudere settimi e il nostro avversario diretto sesto, difendendoci davvero bene”.
“Dopo questi ottimi risultati – continua Alessandro – abbiamo comprato delle nuove attrezzature di vele prima del Campionato italiano Open (ossia aperto a tutte le età, con gente fortissima) con ben 43 barche sulla linea a Pescara: purtroppo le nuove vele non sono andate come speravamo e abbiamo chiuso noni, perdendo qualche punto sul nostro rivale giunto settimo. Quindi siamo andati all’Europeo in Austria, dove per problemi di organizzazione siamo dovuti partire senza squadra e senza allenatore, in un posto a noi sconosciuto e inoltre molto, molto difficile a causa dei salti di vento e dei cali di intensità continui: fatto sta che abbiamo chiuso sesti lo youth e il nostro avversario secondo, mentre nella Gold Fleet dell’europeo abbiamo chiuso diciottesimi su 65, buon risultato nonostante tutto”.
Difficoltà, tensioni e stress, insomma, non sono mancati, in vista dell’appuntamento di settembre con il campionato italiano giovanile. “Dopo un europeo stressante sono subentrati un po’ di problemi si equipaggio, appunto a causa dell’eccessiva tensione – rivela Alessandro – ma la fortuna di avere un coach come Roberto Rogge e una super squadra ha fatto in modo che ci liberassimo da questi problemi e arrivassimo a questo italiano tranquilli e con tanta preparazione. Termoli è stata una gara difficile: il primo giorno c’é stato molto vento ed onda e abbiamo iniziato con un terzo e un secondo posto, ma nel secondo giorno e nel terzo giorno é calato il vento e abbiamo fatto una serie di primi posti con grandi vantaggi, che ci hanno permesso di vincere con tanto orgoglio”.