E così sembra che Prandelli abbia deciso di responsabilizzare al massimo Balotelli adottando un modulo a un’unica punta, che è il modo più diretto e immediato per “inchiodare” un attaccante alle proprie responsabilità; e questo nonostante Ciro Immobile, a dispetto del suo cognome, risulti essere, al momento, il più dinamico degli attaccanti azzurri.
Sabato a mezzanotte, contro l’Inghilterra (la perfida Albione, diceva qualcuno di cui non si sente la mancanza), si comincerà a scrivere un nuovo libro dal finale quanto mai incerto. A mezzanotte? Ma siamo impazziti? Come si aspetta l’ora fatidica, senza cadere in letargo?
Non so voi ma io farò così: in un’ampia padella farò soffriggere abbondante olio extra vergine d’oliva con due o tre spicchi di aglio e peperoncino; non appena l’aglio comincerà a “protestare” per il troppo caldo, sfumerò aggiungendo un bel bicchiere di vino bianco, dieci centimetri di pasta d’acciughe in tubetto e un cucchiaio di olive taggiasche (denocciolate, perché il dentista costa) per ogni amico che avrò invitato a vedere la partita. Ben sciacquate in acqua fredda, mi raccomando.
Pochi minuti di cottura per armonizzare il tutto e poi aggiungerò del tonno (quello a trance, in barattolo di vetro, una trancia per ogni bocca); appena il tempo si spezzettare il tonno con un mestolo di legno e spegnerò il fuoco aggiungendo – a fiamma spenta – una bella manciata di prezzemolo finemente tritato. Poi cuocerò al dente un adeguato quantitativo di fusilli e, dopo averli ripassati nel tonno per qualche minuto (aggiungendo un po’ di acqua di cottura della pasta, senza esagerare), mi metterò ad “aspettare” pazientemente che la partita cominci. E se va bene, bene; sennò sti …zzi!