Riceviamo e pubblichiamo
«In questi anni, nell’ambito del contenimento dei costi e dell’informatizzazione, abbiamo cercato di mettere a disposizione il maggior numero di servizi e informazioni possibili riferite alle proprietà collettive, che formano il patrimonio dell’Università Agraria di Tarquinia». Lo dichiara l’assessore Alberto Blasi, che sottolinea come l’Ente sia diventato, su molti punti, un vero e proprio modello gestionale.
«Di concerto con la Regione Lazio, nell’ambito della razionalizzazione e della conoscenza della materia, abbiamo varato un progetto, da definire in otto mesi, che avrà come obiettivi principali la ricognizione e la delimitazione dei terreni in base alle planimetrie esistenti, il raffronto con lo stato di fatto e la digitalizzazione delle mappe e l’implementazione del software di gestione. – prosegue – In particolare quest’ultimo aspetto darà la possibilità di avere una fotografia in tempo reale del patrimonio dell’Università Agraria, dei soggetti concessionari, delle modalità di gestione e conduzione. Un sistema che, oltre a garantire la massima trasparenza, permetterà di ampliare la gamma dei servizi e di ridurre le incombenze per le modalità di rilascio dei documenti e delle informazioni. Il progetto già finanziato, è stato oggetto di comunicazione durante l’ultimo consiglio di amministrazione e sarà redatto dal perito demaniale nominato dalla Regione Lazio. Molto importante l’assegnazione a categoria e la sua attualizzazione. È la prima volta che si realizza un simile intervento, complessivo ed esaustivo. La difesa delle proprietà collettive e il loro rilancio passano per la loro conoscenza e catalogazione. Per questo motivo è molto utile l’uso dei moderni sistemi informatici».