Riceviamo e pubblichiamo
Valerio Mastandrea per la prima volta al Tuscia Film Fest. Accompagnato da Chiara Martegiani – protagonista del film – martedì 9 luglio accompagnerà la proiezione del suo esordio alla regia Ride.
L’appuntamento è alle ore 21.15 mentre la prevendita dell’evento è disponibile sul sito www.tusciafilmfest.com e a Viterbo presso il Museo Colle del Duomo in piazza San Lorenzo (ogni giorno dalle ore 10 alle ore 19). La biglietteria dell’arena aprirà alle ore 19.15 in Piazza della Morte.
Valerio Mastandrea, nato a Roma nel 1972, in ormai 25 anni di carriera, da attore e ora anche da regista, sceneggiatore e produttore, si è affermato come uno degli interpreti più sensibili del nuovo cinema italiano, rinato sulle ceneri di se stesso a partire dagli anni ‘90. Vincitore di 4 David di Donatello (per La prima cosa bella, Gli equilibristi, Viva la libertà, Fiore) su un totale di 14 candidature, tra le quali per il Miglior Regista Esordiente per Ride.
Come produttore è stato l’artefice della realizzazione dell’ultimo film di Claudio Caligari, Non essere cattivo.
Chiara Martegiani, dopo aver partecipato ad alcune puntate di Amici, ha studiato recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia ed è stata lanciata al cinema in Un gioco da ragazze di Matteo Rovere. Ride ha rivelato tutto il suo talento e la sua capacità di volteggiare tra diversi stati d’animo.
Presentato al Festival di Torino 2018, Ride è stato così riassunto dallo steso Mastandrea: «Negli anni della ricerca costante della felicità, dobbiamo anche chiedere il permesso per stare male come si deve. A pensarci bene è logico. Solo abitando davvero il buio possiamo farci accecare dall’amore per la vita».
Il film racconta di un giovane operaio morto sul lavoro, in una fabbrica da decenni attiva sul territorio di Nettuno.
La cittadina si raccoglie attorno al padre, anche lui operaio, alla compagna e al figlio di 10 anni, nella straziante attesa del funerale.
Come reagirà lei di fronte alla bara? Piangerà o, paradossalmente, riderà? Vedova da una settimana, non riesce a piangere.
Deve fare i conti con se stessa e il dolore che la sta travolgendo, con l’assenza, la perdita del suo amore e della sua giovinezza.
Significative sono le parole che il fratello della vittima pronuncerà rivolto al padre: «Lo vedi a far fare a tuo figlio il tuo stesso lavoro che succede? Ma quando la vincerete questa guerra? A me pare che morite solo voi!».
ll Tuscia Film Fest proseguirà poi mercoledì 10 luglio con Paola Minaccioni che presenterà la commedia di Riccardo Milani Ma cosa ci dice il cervello mentre giovedì 11 luglio il giovane e talentuoso Andrea Carpenzano presenterà Il campione di Leonardo D’Agostini e ritirerà il Premio Pipolo Tuscia Cinema.