Riceviamo e pubblichiamo
Università Agraria, volontari del locale circolo cacciatori, ATC di Viterbo, insieme per il ripopolamento faunistico. Realizzato e attivato un recinto di ambientamento in cui sono state inserite oltre quaranta lepri. La zona scelta è sita in località Civita in cui è interdetta la caccia.
Dopo in periodo di adattamento, gli animali saranno lanciati. Il fondo è stato preparato con colture adatte alla fauna ospite: girasole e sorgo. Grazie al lavoro di tutti, al finanziamento dell’ATC e alla disponibilità dell’Università Agraria, si risponde ad un’esigenza importante.
Si continua nell’importante opera di ripopolamento non solo a fini venatori. È infatti il terzo anno e i risultati sono ottimi con irraggiamento degli animali su tutto il territorio. Oltre le lepri il recinto sarà poi utilizzato anche per 250 fagiani.
“Gli ottimi risultati e la capacità di mettere insieme Ente, cacciatori e volontari ci spinge ad andare avanti – fanno sapere dell’Università Agraria – preferiamo rispondere con iniziative concrete come questa alle polemiche ad orologeria di qualche politico in cerca di gloria. La tutela faunistica è fondamentale. L’Ente non è fermo e continua ad occuparsi dei problemi reali, lasciando ad altri il gossip politico.
L’Università Agraria gestisce importanti zone di ripopolamento animale e il feeling con il mondo venatorio è strategico per il mantenimento della biodiversità e la tutela ambientale. Unire le forze, come in questo caso ha il merito di abbattere i costi e ottenere buoni risultati, senza sprechi.
Gli incrementi numerici di specie come la lepre sono tangibili ed evidenti. Siamo già in contatto con l’Università della Tuscia per realizzare un progetto importante per il monitoraggio di specie come il cinghiale, la lepre e il fagiano nonché sull’effetto dannoso derivante della crescita esponenziale di daini che minano la ricrescita del bosco”.