Riceviamo e pubblichiamo
“Mai più ramaglie in terra dopo il taglio dei boschi. Maggiore sicurezza ai fini dell’antincendio e totale rispetto del bosco. Un obbiettivo raggiunto”. Commenta soddisfatto l’Assessore Attilio Boni. “Le sezioni a taglio ad uso commerciale e destinate alla produzione di “cipppato” risolvono uno dei problemi storici e più volte lamentato dagli utenti. Per molte ditte boschive era più economico lasciare in terra i rami di scarto e pagare la relativa sanzione, la svolta della “cippatura” in loco rende utili anche questi materiali di risulta. Il taglio dei boschi genera sicuramente un vantaggio economico per l’Ente, ma è anche un’attività necessaria per la salvaguardia del bosco stesso e la sua ricrescita.
Contestualmente risistemata anche la viabilità nella strada denominata “Ghiaccio” tolti i rami sporgenti e realizzato il ricarico con materiale ecocompatibile: ancora una volta il tutto avviene in economia. Prosegue intanto la spalcatura e il diradamento della pineta di Spinicci. I risultati evidenti anche a lavori in corso, assicurata la ripresa vegetativa. Al termine dell’intervento sarà ripristinato il decoro dell’area. Salvaguardata la stessa salute delle piante, la poca distanza e la dimensione dei rami rischiava di soffocare la pineta. Spalcatura e diradamento che hanno addirittura generato un utile per l’Università Agraria. Già attivata analoga procedura per le pinete interne al bosco della Roccaccia, anch’esse bisognose di interventi.
Prosegue senza intoppi il servizio per la legna da ardere agli utenti. Sui 6000 quintali disponibili, già venduti quasi 4000, in linea con la media degli altri anni. Ci siamo già attivati per il taglio di recupero che si farà già nel 2015. Stiamo lavorando altresì al bando per le redazione del nuovo Piano di Assestamento e Gestione Forestale. Confermata la massima attenzione al patrimonio boschivo”.