Riceviamo da Gino Stella, segretario provinciale UDC, e pubblichiamo
Dopo un anno di slogan, dopo un anno di va tutto bene e abbiamo salvato l’Agraria, dopo un anno di ridicolaggini come fasce e doppie deleghe, dopo un anno di incapacità amministrativa con finale bruttissimo, dove il peggio della non politica l’ha fatta da padrona, dopo Segretari cambiati e ricambiati, tecnici confermati, assunzioni effettuate senza bilancio approvato e tutto sempre caldeggiato dalla peggiore giustificazione… “ce so le debbete fatte dall’altri”, anche se gli altri hanno sempre lavorato nel rispetto dei loro predecessori.
Caro ex Presidente Tosoni , quando poco più di un anno fa le dissi tante cose e mi confrontai per darle i consigli più disinteressati togliendo il mio partito a seguito delle Sue risposte dalla coalizione suicida che stava creando… ora mi darà ragione, forse!
Quando le dicevo e non solo io, che alleanze contro natura non si dovevano fare e Lei mi rispose che sarebbe stato in grado di tenere buoni tutti …ora i fatti mi danno ragione. Comunque la tragedia teatrale che é andata in scena questi giorni non porta solo il suo di nome, anzi, ora credo che sia ben chiaro anche ai suoi occhi che gli artefici di tutto sono stati i suoi colleghi: Vicepresidente e Presidente del Consiglio. Per i quali, spero e mi auguro che le porte di questo meraviglioso ente verranno chiuse definitivamente.
Non la ringrazio perché si é dimesso, ma la ringrazio per aver avuto il buon senso e il coraggio in questo momento di non portare avanti ancora un tale carrozzone soprattutto in vista delle comunali. Non ultimo per gravità ma per tempistica “l’atto vergognoso del Vicepresidente, mi dimetto almeno… voglio ricordare caro ex amministratore che non può dimettersi da assessore e vice presidente, la revoca spetta al Presidente, guardati l’art.23 dello Statuto. Pertanto è efficace la revoca non le sue dimissioni. Ci si dimette da consigliere tuttalpiù”.