Riceviamo e pubblichiamo
Sono orgogliosa della possibilità che mi è stata offerta. Essere la Vice Presidente dell’Università Agraria di Tarquinia è un onore ed un onere. Ringrazio per la fiducia accordata. Un Ente che ho sempre apprezzato per ciò che rappresenta per la città. Una sfida amministrativa davvero emozionante.
Le deleghe assegnate mi permetteranno di dare al meglio il mio contributo. Sulla Progettualità, priorità assoluta all’agriturismo, alle scelte che permettano di ottimizzare un investimento strategico per l’Ente. Cercherò di agire con sollecitudine e aprendo al confronto. Occorre valutare le opportunità in funzione delle complessità del sito. Siamo già al lavoro per portare l’acquedotto sino alla Rocaccia, un bisogno comprensoriale che può dare una risposta ad un problema per decine di famiglie. Progettare è fondamentale per reperire risorse.
Sull’ambiente, necessaria una visione complessiva e legata alle competenze dell’Università Agraria. Primo obbiettivo rilanciare il SIC (Sito, Interesse, Comunitario) della Civita e la sua gestione. L’esigenza: fondi strutturali che diano impulso al sito e non lo trasformino in un gravame, vista anche la complessità dell’area, per la sua valenza naturalistica, archeologica e legata alla riserva dei funghi ferlenghi. Fondamentale un tavolo con Comune, Provincia e Regione per capire il destino di un sito così importante. L’Università Agraria non può essere lasciata sola.
Sui prodotti locali, indispensabile una voce univoca. Molte le esperienze sin qui fatte, ma è opportuno che si concretizzino. In un momento come questo serve meno apparenza e più concretezza. Bisogna credere nella qualità di ciò che si produce. Le reti di vendita il vero obiettivo, oltre la valorizzazione che spesso diviene fine a sé stessa.
Non mi spaventa l’idea di incontrare e confrontarmi con la gente, i comitati, i produttori, credo nel dialogo e nella forza delle idee.
Il vicepresidente dell’Università Agraria di Tarquinia
Sara Torresi