Riceviamo da Sergio Milliani, consigliere dell’Università Agraria di Tarquinia, e pubblichiamo
Il presidente del Consiglio Maurizio Perinu ha deciso arbitrariamente di non portare in votazione un mio emendamento sul “Regolamento per la concessione delle terre”. Sono molto dispiaciuto della scelta adottata da cui prendo le debite distanze.
Per impegni inderogabili lavorativi sono stato assente alla seduta di consiglio del 25 ottobre ma avevo provveduto ad inviare la mia proposta con una mail ufficiale nella giornata di martedì 24 ottobre indirizzata al Presidente del Consiglio Perinu, al Presidente dell’ente Alberto Tosoni, al vice presidente Alessandro Sacripanti, al segretario Alfredo Fioramanti ed al delegato Marcello Maneschi che tra l’altro mi aveva confermato anche l’interesse verso la proposta e che non avrebbe avuto problemi nel sostenerla.
L’emendamento dava la possibilità ai giovani e nuovi agricoltori di poter dimostrare l’avvenuta apertura della P.IVA e l’iscrizione alla CCIAA solamente dopo essersi aggiudicati il bando. Tantissimi sono gli utenti che alla data del bando non hanno mai esercitato attività agricola e che vorrebbero iniziarla senza però precludersi la possibilità di poter chiedere l’accesso ai benefici che la commissione europea stanzia.
La maggioranza ha perso l’occasione di aprirsi totalmente al mondo produttivo agricolo, in particolare ai giovani agricoltori dando loro questa possibilità. Un atteggiamento che reputo irresponsabile anche in virtù del fatto che tutti gli altri emendamenti proposti sono stati presentati e votati all’unanimità dai consiglieri presenti così come il regolamento nella sua interezza.