Riceviamo e pubblichiamo
Approvato il nuovo Statuto dell’Università Agraria di Tarquinia: giunge a compimento il progetto di riforma dell’Ente. Punto cardine: la modifica del sistema elettorale, che diventa a turno unico con un risparmio di circa 80.000 Euro rispetto al passato, grazie alla riduzione dei giorni di votazione, del numero dei seggi elettorali, dei presidenti di seggio e degli scrutatori, con una selezione che privilegia coloro che non hanno occupazione.
Introdotta anche la riduzione del numero degli assessori e dei consiglieri, con conseguente abbattimento dei costi della politica e della macchina amministrativa. Sancita la incompatibilità tra ruolo di amministratore comunale e ruolo di amministratore dell’Università Agraria, nell’ambito del rispetto dei principi di indipendenza e autonomia. Modifiche anche alle finalità e agli scopi dell’Ente: introdotte la tutela del paesaggio, la conservazione del territorio quale bene collettivo, la valorizzazione dei beni archeologici, ambientali e culturali, attenzione alla biodiversità animale e alla diffusione del regime biologico in agricoltura.
Il nuovo documento imprime un punto di vista dinamico e moderno alle proprietà collettive, un esigenza di cambiamento necessaria ed opportuna per l’attualizzazione della materia e la sua salvaguardia. Ampliata la platea degli utenti che diventano tutti i cittadini di Tarquinia, compresi i minorenni, riservando il diritto di voto a chi ha compiuto i diciotto anni.
Un percorso che ha creato non pochi contrasti nell’ambito della necessaria dialettica politica, prima commissione già nel mese di settembre 2014, e un susseguirsi costante di commissioni e di Consigli dai toni spesso aspri, il tutto chiuso con le due votazioni del 1 e 2 di aprile. Lo Statuto è stato approvato con la maggioranza assoluta dei voti rispondendo ai quorum necessari, un atto coraggioso e dovuto nel rispetto dei cittadini. La maggioranza esprime la massima soddisfazione per una riforma necessaria e opportuna.
Università Agraria di Tarquinia