Riceviamo e pubblichiamo
La visita della delegazione del Governo della Romania al Centro Aziendale della Roccaccia è stata anche l’occasione per fare il punto sulla situazione. “Un’azienda a gestione pubblica che procede in attivo – spiega Renzo Bonelli – siamo un esempio apprezzato soprattutto da fuori. I numeri parlano da soli. Primo dato di interesse l’incremento nelle nascite dei capi bovini. Risultato che segnala l’ottimo lavoro svolto nella lotta contro l’IBR e nel miglioramento delle linee di sangue, pur nelle difficoltà di un allevamento allo stato brado e in regime biologico. Produzione in aumento anche nel comparto foraggi, ottima anche dal punto di vista qualitativo.
Note dolenti nel settore cereali. Nonostante i buoni esiti delle sperimentazioni e la qualità del prodotto, i raccolti sono stati funestati e martoriati dai cinghiali e dai daini riducendo fortemente la produzione. Un flagello che anno dopo anno rende sempre più difficile ottimizzare i raccolti. I danni riconosciuti sono ingenti e liquidati con tempi troppo lenti. Urgono misure per la limitazione dei numeri dei capi presenti.
Ottime notizie per l’allevamento delle Lepri. Siamo oltre le aspettative. Nel recinto a terra oltre 20 capi già liberi, mentre altri 35 sono ormai prossimi allo svezzamento. In primavera la prima vendita. Risultati importanti conseguiti in regime rigorosamente biologico. In tal senso per massimizzare i contributi comunitari necessaria una rotazione colturale triennale. Quella in atto prevede grano – foraggio – orzo. Grazie alla collaborazione con la Confagricoltura, viste le difficoltà di collocazione sul mercato dell’orzo bio, al vaglio diverse altre soluzioni come ad esempio il farro con contratti di vendita anticipati e risultati economici più vantaggiosi. Nel complesso dati incoraggianti che inducono all’ottimismo per il futuro, oltre a dimostrare l’alto livello professionale raggiunto dai dipendenti dell’Ente cui vanno i nostri complimenti”.