Riceviamo dai consiglieri PD all’UNiversità Agraria di Tarquinia, Alice Battellocchi, Giuseppe Piferi e Giuseppe Scomparin, e pubblichiamo
Imbarazzante. Questo è stato il consiglio dell’Università Agraria convocato per l’approvazione del bilancio, come già in precedenza lo era stata la commissione bilancio. Soprassedendo sulla circostanza che sia la commissione che il consiglio sono stati convocati senza l’invio dei documenti oggetto delle discussioni, ciò che è più importante sottolineare sono le modalità di svolgimento della seduta Consiliare.
Prima di tutto con riguardo al quorum costitutivo per il regolare svolgimento della seduta.
Ieri sera in mancanza dei numeri, la maggioranza con solo 7 consiglieri presenti più il presidente, in barba a tutte le regole ed essendo in difetto del numero legale per validare la seduta e reclutare assenti, ha pensato bene di rendere improvvisamente legale la presenza da remoto con collegamenti (dei quali è legittimo dubitare sulla regolarità) invocandone la validità in virtù di un decreto mille proroghe che non si applica all’Ente Università Agraria. Ma se ciò non bastasse, nonostante una pec, chiara ed inequivocabile inviata dal Presidente del Consiglio, Maurizio Perinu (che si allega all’articolo) in cui è espressamente indicato che “non sono previsti collegamenti a distanza”, la maggioranza è andata avanti facendo presiedere la seduta, in assenza del Presidente del Consiglio, al consigliere Ascenzio Benedetti, in violazione degli artt. 40 comma 2 e 73 comma 6 D. Lgs “67/2000. Infatti in virtù di dette regole la seduta avrebbe dovuto essere presieduta dal consigliere Maneschi.
Pertanto, in presenza di tutte queste palesi violazioni di norme e regole, prima dell’inizio del consiglio i consiglieri del partito democratico hanno abbandonato il consiglio, evidenziando la scorrettezza ed il difetto regolamentare di tale modalità ricevendo da parte del neo segretario una risposta alquanto vaga che non ha fondamento se non preventivamente comunicata ed accettata dal consiglio. In ogni caso, come minimo per il rispetto dei diritti della minoranza, sarebbe stato necessario, dovuto e doveroso informare i consiglieri al momento della convocazione delle modalità di svolgimento della seduta consiliare.
Imbarazzante, non c’è altro modo di definire quanto accaduto, imbarazzante aver ridotto un ente che amministra un patrimonio collettivo ad approvare un bilancio più simile a quello del circolo delle bocce mascherando una seria mancanza di visione e di progettazione sul futuro dell’ente.
Giunti a questo punto e ritenendo difficile se non impossibile con le parole raccontare quanto accade nel corso dei consigli di amministrazione dell’Università agraria, riteniamo che sia necessario che le prossime sedute di consiglio siano trasmesse in streaming sui canali social della città di Tarquinia che merita di vedere.
Sui toni trionfalistici e soddisfatti della maggioranza per avere approvato il bilancio della bocciofila chiediamo se veramente i consiglieri hanno compreso ciò che hanno approvato.
Sotto la nota della maggioranza