Riceviamo e pubblichiamo
Uniti per la Sardegna, questa è l’iniziativa messa in campo dall’Organizzazione nazionale di volontariato AEOPC Italia, per la raccolta di beni umanitari di prima necessità, alimentari e vestiario per la popolazione della Sardegna duramente colpita dall’alluvione. I volontari del coordinamento regionale AEOPC dell’Associazione Operatori Protezione Civile e Ambientale sono partiti giovedì dal porto di Civitavecchia verso Olbia per consegnare quanto è stato raccolto dai gruppi della provincia di Viterbo dell’AEOPC di Viterbo, Tarquinia, Monte Romano e Bagnoregio. Lo riferisce il Presidente Nazionale AEOPC Italia Alessandro Sacripanti – “Stiamo portando nel Comune di Torpè in provincia di Nuoro, quanto abbiamo raccolto in questi giorni, per dare il nostro contributo alla popolazione della Sardegna, che sta ancora vivendo un clima di emergenza a seguito del forte alluvione. Staremo insieme ai nostri colleghi dell’AEOPC Sardegna, delle varie sezioni di Nuoro, Sassari, Alghero e Porto Torres, che dai primi giorni del disastro stanno lavorando senza sosta al fianco delle autorità locali per riportare alla normalità le città coinvolte. Ringrazio – continua Alessandro Sacripanti – tutti i cittadini che a vario titolo hanno dato il loro supporto all’iniziativa ‘Uniti per la Sardegna’ portando beni e generi di ogni tipo, che abbiamo accuratamente imballato e che verrà consegnato al centro di smistamento sul posto. Un forte ringraziamento agli operatori che hanno dato la loro disponibilità per questo viaggio in Sardegna, sono oltre venti, con cinque fuoristrada”. Anche questa volta come in altre occasioni il Vice Sindaco del Comune di Tarquinia Renato Bacciardi, e il Presidente dell’Università Agraria di Tarquinia Alessandro Antonelli, hanno dato il loro sostegno a questo rilevante viaggio dell’AEOPC mettendo in evidenza l’importanza del volontariato e del lavoro che svolge in materia di solidarietà sociale. I volontari AEOPC di Viterbo, Tarquinia, Monte Romano e Bagnoregio rimarranno in Sardegna per quattro giorni per lo smistamento dei beni umanitari, e nel frattempo prosegue la raccolta dei beni di prima necessità nelle varie città coinvolte del viterbese che saranno consegnate nel secondo viaggio che si farà nel mese di dicembre.