Riceviamo e pubblichiamo
“Salgono a 69 i siti Unesco italiani, di cui 55 iscritti nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità e, con i due nuovi di oggi, 14 iscritti nella lista del patrimonio immateriale. Un nuovo primato che conferma la ricchezza del patrimonio culturale nazionale diffuso e che valorizza l’impegno delle comunità nella valorizzazione di quell’insieme di saperi e tradizioni che le contraddistingue”.
Così il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, commenta la proclamazione odierna del riconoscimento di ulteriori due elementi italiani nella Lista Rappresentativa dell’Umanità, avvenuto nell’ambito della XV Sessione del Comitato Intergovernativo della Convenzione Unesco per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale: L’Arte musicale dei suonatori di Corno da caccia dell’Equipaggio della Reggia Venaria di Torino e l’Arte della perla di vetro rappresentata dal Comitato per la salvaguardia delle perle di vetro di Venezia.
Il percorso di candidatura, in entrambi i casi di livello multinazionale, è stato coordinato dal Servizio UNESCO del Segretariato Generale del MIBACT, in collaborazione con le comunità ed i Ministeri della Cultura di Francia, Belgio e Lussemburgo e presentato ufficialmente al Segretariato del Patrimonio Immateriale di Parigi nel marzo 2019.
Particolari apprezzamenti metodologici e di attinenza alle modalità e alle finalità di attuazione della Convenzione, sono stati espressi dall’Organo di Valutazione Internazionale e confermati nel consesso del Comitato stesso. Con le due iscrizioni, l’UNESCO ha riconosciuto 14 elementi italiani del patrimonio culturale immateriale, sempre più contraddistinto da criteri di partecipazione comunitaria, dal dialogo interculturale e dalla promozione della cooperazione internazionale.