Si è conclusa stamani 25 agosto, con il volo di ritorno verso l’Italia, la spedizione della FIDAL Viterbo a Londra, dove venti giovani rappresentanti della Tuscia hanno preso parte ad un meeting internazionale con protagonisti atleti di tutto il sud dell’Inghilterra. Ed il bilancio parla assolutamente in positivo, sia dal punto di vista agonistico e sportivo che da quello dell’esperienza umana e sociale dei ragazzi.
Tanto per cominciare, il team viterbese ha riconquistato il trofeo vinto due anni fa, in Italia, dagli Herne Hill Harriers, spuntandola per una manciata di punti nella speciale classifica sugli scontri diretti. Non solo: la “sfida” era inserita nell’ambito di un meeting più ampio, con gli atleti viterbesi capaci di ottenere nove vittorie assolute: oltre alle due staffette maschili (4×100 con Schertel-Maurizi-Ivanihin-Chiusaroli e 4×400 con Giorgi-Marinelli-Chiusaroli-Ivanihin), doppiette per Eleonora Schertel (alto e lungo), Flavio Meola (martello e peso) ed affermazioni per Ludwig Schertel (alto), Elisabetta Luchetti (martello) e Gina Pascal (3km di marcia). In gara anche Lorena Marino, Roberta Infelli, Emma Filauro, Federica Egizi, Maria Vagnoni, Claudia Capati e Flavia Facchinetti tra le ragazze, Riccardo Egizi nella squadra maschile che ha dovuto rinunciare ad Umberto Battistin ed Andrea Alberti fermati dagli infortuni.
I ragazzi sono stati ospitati dalle famiglie degli atleti londinesi e hanno potuto per qualche giorno vivere Londra, sia dal punto di vista dei monumenti che da quello del modo di vivere. “Ci siamo sentiti a casa – ha spiegato il presidente della FIDAL Viterbo, Sergio Burratti – in un’accoglienza davvero splendida da parte degli amici inglesi, che ringraziamo sentitamente”.
“É un onore per la Città di Viterbo aver preso parte a questo splendido momento di sport ed amicizia – ha spiegato il Delegato allo Sport del Comune di Viterbo, Sergio Insogna, che ha rappresentato il capoluogo in Inghilterra – e si tratta di un’iniziativa cui dare continuità, instaurando un rapporto costante e magari riospitando, già il prossimo anno, gli atleti inglesi. É un auspicio mio e del sindaco, che pur non potendo raggiungere Londra ha sempre seguito la nostra spedizione e tenuto a ringraziare caldamente gli amici londinesi per questa splendida accoglienza”.
Per un inconveniente poco prima della partenza, non ha potuto seguire i ragazzi a Londra il delegato provincial CONI Alessandro Pica, che ha comunque offerto il proprio pieno sostegno sia prima del viaggio che durante, nonostante la forzata permanenza in Italia.