Come una notizia può diventare, in breve, un allarme quasi incredibile: è notizia di ieri mattina che, all’interno dell’ospedale di Tarquinia, un giovane nigeriano di 26 anni, nel corridoio principale del nosocomio, abbia sfondato il vetro della teca d’emergenza dell’antincendio, facendo scattare l’allerta tra i presenti.
Tanto che, immediatamente, è partita una chiamata ai carabinieri, che sono corsi all’ospedale a verificare l’accaduto, bloccando il ragazzo che ha tentato di opporre loro resistenza. Cosa che ha fatto scattare l’arresto non solo per furto aggravato, ma anche per resistenza a pubblico ufficiale.
Nulla di troppo fuori dall’ordinario, se non fosse che alcune azioni del ragazzo – amplificate dall’immaginario collettivo e dall’ansia da telegiornale – hanno in breve trasformato la notizia in allarme vero e proprio. Prima il timore che, nell’armadietto antincendio scassinato, ci fosse un’ascia, poi la paura che avesse pessime intenzioni. E già che il tutto avveniva nell’area più frequentata della struttura, in breve tra vocio e messaggi s’è sparsa la voce di un possibile allarme, che poteva suonare a quel punto davvero drammatica.
Nulla di così grave, per fortuna; anche perchè, ma quasi nessuno in quel momento poteva saperlo, non ci sono armi in quegli armadietti, perchè – a seguito di un evento simile di qualche tempo fa – si è deciso di toglierle proprio per evitare rischi simili. Insomma, spray urticante e, a conclusione, l’unica cosa che il ragazzo aveva effettivamente addosso erano le chiavi della teca antincendio.