Riceviamo dall’IIS Cardarelli e pubblichiamo
Cosa guida gli studenti nella scelta della scuola superiore alla fine della terza media? È una domanda che ogni insegnante della secondaria si pone almeno una volta nella propria carriera. Determinare una risposta, tuttavia, non è semplice, perché le variabili in gioco sono davvero tante. Si sceglie una scuola perché piacciono le materie che vi si insegnano, perché prepara ad una certa professione, perché ha la sede più bella e le strutture più moderne, perché ci va l’amico del cuore o perché ne parlano bene gli allievi più grandi, oppure perché è l’istituto più vicino o la scelta dei genitori. Certo è che se uno studente di 13 anni deve prendere in considerazione tutti questi aspetti, si capisce perché la scelta è difficile e per molti sofferta!
Ma non è sempre così, anzi, a volte, scegliere è davvero facile. Capita con quegli istituti che hanno una tradizione formativa e pedagogica di grande rilevanza e un’eccezionale storia di accoglienza e cura, non solo verso gli studenti, ma anche verso tutto il personale scolastico. Una di queste istituzioni si trova proprio nel nostro territorio. È il Liceo Scientifico di Tuscania.
Il Liceo Scientifico di Tuscania, che oggi ha al suo attivo due indirizzi, Tradizionale e delle Scienze Applicate, è un istituto piccolo all’interno di un polo formativo molto ampio, l’I.I.S.S. “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia, cosa che gli consente di conciliare tutti di vantaggi di un ambiente protetto e quasi familiare, con le opportunità che una scuola grande può offrire. I primi a essere portavoce dell’unicità della scuola sono i suoi stessi protagonisti, gli studenti e gli insegnanti, che proprio in questo periodo di open days hanno avuto la possibilità di incontrarsi e di raccontare la loro esperienza, più o meno lunga, al Liceo.
“Nessuno poteva immaginarsi che ci saremmo commossi partecipando a un open day, eppure è successo”, afferma la professoressa Giuseppina Ceccarini, insegnante di Italiano e Latino del Liceo Scientifico di Tuscania, a conclusione dell’ultima giornata di scuola-aperta del 16 Gennaio. “Nell’attesa che gli invitati arrivassero, il Dirigente Laura Piroli ha chiesto agli studenti che già frequentano il nostro liceo e che erano lì presenti di condividere il loro pensiero sulla scuola. Alberto, Nicole, Alessio, Celeste, Tonino, Giorgio, Valentina e Mattia non si sono fatti pregare e hanno stupito la platea virtuale con le loro dichiarazioni”.
Alberto Mariotti, della classe 5AST, ha rotto il ghiaccio esordendo con queste parole: “Il mio percorso di studi al liceo Scientifico di Tuscania sta per giungere al termine e non posso che essere soddisfatto della magnifica esperienza che ho vissuto. Oltre ad un’ottima formazione culturale in tutti i campi, approfondita e potenziata da progetti ed Erasmus, non posso non sottolineare l’aspetto umano che contraddistingue la scuola di Tuscania. Ho vissuto la mia dimensione di studente con una tranquillità degna di nota: i professori, infatti, mi hanno insegnato che il voto non è tutto. La cosa più importante è quello che si impara e che rimane dentro di noi. La nostra scuola mette davvero lo studente al primo posto”.
Nicole Scoccia, che frequenta il 2CST si dice perfettamente d’accordo: “Da subito questa scuola si fa amare in tutto e per tutto. È stata per me una grande opportunità ed ha costituito un notevole cambiamento, soprattutto per la mia quotidianità. Prima di arrivare al liceo, avevo una visione completamente diversa dell’ambiente scolastico, lo consideravo un po’ cupo e pensavo che, con l’andare avanti nel mio percorso, sarebbe stato sempre più difficile trovare del tempo per altre attività. Pensavo sarebbe stato tutto soffocato dallo studio. La mia vita si è invece rivoluzionata!Dopo neanche un mese dall’inizio delle lezioni, ho capito che tutto quello che pensavo era sbagliato. Lo stesso senso d’angoscia che mi portavodietro era svanito. La mattina, pur sapendo di avere un’interrogazione o una verifica, non ho più il desiderio di rimanere a letto a dormire, perché so che qualunque sia l’esito della mia prova, i professori saranno sempre disponibili nell’aiutarmi. Insomma, vivo il mio studio con la voglia e la curiosità di approfondire ogni tematica. Prima non era così!”.
Celeste Scarito e Giorgio Schiavi frequentano la stessa classe di Nicole e sono della stessa opinione: “Entrare in questa scuola è come avere una seconda famiglia. Grazie a questo liceo abbiamo potuto anche conoscere la cultura delle altre nazioni tramite i progetti Erasmus. Ma le mobilità studentesche sono soltanto uno dei numerosi percorsi extra-curricolari che ci vengono proposti; un altro è il corso di lingua inglese, ad esempio, che ci ha permesso di migliorarci in questo ambito.”
Prende la parola Mattia Venanzi, della classe 4AST: “L’istituto presenta un mix infallibile: la didattica si unisce all’umanità, garantendo un’esperienza indimenticabile e inimitabile. Frequentare il liceo di Tuscania significa non solo apprendere, ma vivere una realtà unica nel suo genere. Ecco, “vivere” è la parola che meglio racchiude ciò che penso. Poter avere un supporto costante e concreto da parte dei docenti permette di avviare uno studio non finalizzato strettamente al voto, ma piuttosto alla conoscenza personale”. “È vero”, aggiunge Tonino Saralli, compagno di classe di Mattia, “questi anni di liceo sono un’esperienza unica. Al principio sembrano tantissimi, ma poi passano rapidamente perché si sta bene”.
L’ultimo intervento è quello di Valentina Brizi, che frequenta la classe 5BST: “Descrivere la mia esperienza al liceo di Tuscania in poche parole non è così semplice. Ho appreso molte cose in cinque anni, ma la lezione più grande che ho imparato è che la bellezza e la felicità stanno nelle piccole cose, nella condivisione, nel crescere insieme, nei mille progetti in cui da semplice studente diventi un protagonista. Porterò con me i gesti, gli sguardi, le carezze non date fisicamente ma con l’anima, le parole dette senza parlare. Non avrei mai pensato che una scuola potesse donare tanto e mi sento fortunata ad aver condiviso quest’esperienza con persone eccezionali che hanno saputo capire e farsi capire. Dopo cinque bellissimi anni trascorsi insieme saluterò questa scuola con tutto l’amore che si merita e la porterò con me sempre perchè mi ha donato molto di più di quanto potessi desiderare di conoscere”.
“Le parole di questi ragazzi mi hanno profondamente colpita”, conclude il Dirigente Scolastico Laura Piroli. “Avevano l’intensità di una dichiarazione d’amore per la scuola. E per un tale attaccamento e una tale dedizione noi educatori non possiamo che dire grazie. Sono gli studenti, infatti, che rendono il nostro lavoro speciale, con il loro entusiasmo, la loro curiosità, la loro sensibilità e ognuno di loro lascia un’impronta indelebile che il tempo non cancella”. Scegliere può essere difficile, è innegabile. Ma se ci si lascia consigliare da chi sa più di noi, da chi c’è già passato, tutto diventa più facile. Le parole degli studenti del Liceo Scientifico e delle Scienze applicate di Tuscania nascono dal cuore ma sono anche il frutto dell’intelligenza, della ragione e della cultura. E quando si verifica un connubio come questo, scegliere non è più un problema. Viene naturale!