Riceviamo e pubblichiamo
Prendete realtà e finzione narrativa, aggiungeteci un pizzico di storia recente e condite il tutto con sapienti abilità letterarie: la ricetta perfetta che si ottiene è quanto prodotto da Mimmo e Nicola Rafele in “Ultimo requiem” (Longanesi, 2014), romanzo protagonista dell’appuntamento con Book&Wine di sabato 29 marzo – ore 17 e 30 – nella sala consigliare del Comune di Tarquinia.
Partendo dal 2 agosto 1980 – e dall’esplosione alla stazione di Bologna – i due autori, padre e figlio, disegnano un inquietante quanto coinvolgente quadro degli ultimi trent’anni della storia e della cronaca d’Italia: dalla P2 alle stragi di mafia, dall’attentato a Wojtyla sino a Tangentopoli ed ai giorni nostri, il filo narrativo traccia i contorni dell’ambiguo rapporto Stato-Mafia, intrecciando le storie di protagonisti, eventi, ideali ed ambizioni in modo sapiente. Non a caso le penne sono quelle di uno sceneggiatore di assoluto talento – Mimmo Rafele ha lavorato, tra gli altri, con Bertolucci ed Amelio, e scritto serie TV di successo, prima su tutte La Piovra – e di uno scrittore, Nicola, capace con il suo esordio con Infatti purtroppo. Diario di un quindicenne perplesso, con un piccolo editore, di vendere oltre 10.000 copie.
E come tradizione la kermesse ideata e promossa dall’Università Agraria di Tarquinia abbinerà al tema della serata dei vini ad hoc, serviti al pubblico con competenza dai sommelier della FISAR – Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori: gli appassionati potranno degustare il Nero d’Avola Cusumano ed il Rosso di Montepulciano Cantina La Bertille, accompagnandole con il sapore delle ricette – a base di carne biologica dell’Università Agraria di Tarquinia – realizzate dagli allievi dell’Istituto Alberghiero IPSEOA “A. Farnese” di Montalto di Castro.