Riceviamo e pubblichiamo
Dalla sinistra solo tanta demagogia ed il solito misero tentativo di mistificare la realtà. Del resto il candidato a Sindaco Anselmo Ranucci, ops… Mazzola, ed il suo fido scudiero Alessandro Antonelli sono maestri in questo. Noi siamo perfettamente a conoscenza che nell’ambito di una unità operativa complessa (UOC) quale quella di Chirurgia Generale del nostro Ospedale esiste una unità operativa semplice (UOS), costituita dalla chirurgia laparoscopica; ai due massimi esponenti della sinistra, dal momento che travisano le parole da noi scritte, si fa presente che in nessun punto del programma dell’UDC è scritto che si intende “istituire“ un vero e proprio reparto di chirurgia laparoscopica , bensì di potenziare questa metodica quale tecnica chirurgica mini-invasiva utilizzabile ora solamente per l’esecuzione di colecistectomie, tra l’altro egregiamente eseguite dall’equipe di chirurghi dell’ospedale, per l’estensione del suo utilizzo anche ad altri distretti come per esempio per le patologie uro-ginecologiche e su colon- retto; da ciò il nostro impegno a potenziare sia le risorse umane, anche qualificandole, che quelle strumentali, evitando che gli attuali operatori siano lasciati in condizioni di estrema difficoltà per carenza di personale e materiali. Inoltre vorremmo ricordare all’illustre candidato che per cinque anni ha tessuto le fila amministrative mentre il sindaco in pectore litigava pure con le poltrone del suo studio, che in relazione ai cosiddetti 1.200.000 euro che sarebbero stati spesi dal Comune per dotare l’ospedale di Tarquinia di beni strumentali essi rappresentano meno del 10% dei 14.000.000 di euro ricevuti dall’ENEL. Ma Ranucci dovrebbe sapere bene come è stata spesa la restante cifra. Il duo Ranucci-Antonelli dovrebbe smettere demagogicamente di fare campagna elettorale sbandierando l’utilizzo dei fondi ENEL come una brillante prestazione della loro amministrazione.
Non sono quindi merito della sua amministrazione le donazioni effettuate all’Ospedale di Tarquinia piuttosto sono la contropartita di un patto scellerato con l’ ENEL. Il sindaco dovrebbe piuttosto documentarci su cosa abbia fatto dei 12.800.000 di euro rimanenti, a parte qualche marciapiede, qualche aiuola, numerose fioriere e tante catene e catenelle. Al di là delle polemiche, degli attacchi personali, della demagogia, del populismo sbandierato in cene elettorali ed altro, siamo ancora in attesa di conoscere quali siano le concrete proposte non soltanto riguardo la Sanità tarquiniese ma anche relativamente ai gravi problemi di disoccupazione, di precariato e di grave crisi economica che la nostra città sta vivendo e a cui la vecchia amministrazione non ha dato certamente risposta. Ma del resto da chi per anni ha dato ampia prova di come non amministrare la cosa pubblica, cosa potremmo aspettarci!
UDC Tarquinia