Riceviamo e pubblichiamo
Prosegue la sedicesima edizione del Tuscia Film Fest e dopo gli incontri con Alessandro Gassmann, Valerio Mastandrea e Chiara Martegiani mercoledì 10 luglio appuntamento con la commedia.
Ospite della serata Paola Minaccioni, interprete di Ma cosa ci dice il cervello di Riccardo Milani che sarà presentato e proiettato in piazza San Lorenzo.
L’appuntamento è alle ore 21.15 mentre la prevendita dell’evento è disponibile sul sito www.tusciafilmfest.com e a Viterbo presso il Museo Colle del Duomo in piazza San Lorenzo (ogni giorno dalle ore 10 alle ore 19). La biglietteria dell’arena aprirà alle ore 19.15 in Piazza della Morte.
Dal cinema alla televisione (Be Happy), passando attraverso la radio (Il ruggito del coniglio, 610) e folgoranti imitazioni, Paola Minaccioni è un’autentica show-woman, un’artista a tutto tondo, capace con la sua simpatia di conquistare qualsiasi platea.
Diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, è presenza costante nel cinema di Ferzan Ozpetek (Cuore sacro, Mine vaganti, Magnifica presenza, Globo d’oro per la miglior attrice non protagonista, Allacciate le cinture, Nastro d’Argento per la miglior attrice non protagonista), a conferma delle sue doti di attrice completa, mentre nella commedia spicca in Confusi e felici di Massimiliano Bruno, Un natale stupefacente di Volfango De Biasi, Benedetta follia di Carlo Verdone.
Ma cosa ci dice il cervello racconta la storia di Giovanna, madre separata, impiegata al Ministero, che mantiene un basso profilo esistenziale per coprire la sua vera attività di agente della Sicurezza Nazionale.
Durante una rimpatriata tra vecchi compagni di liceo, ascolta le storie di ognuno e realizza che tutti, proprio come lei, sono costretti a subire quotidianamente piccole e grandi angherie al limite dell’assurdo. Con tutti i mezzi, grazie ai più stravaganti travestimenti, metterà in scena situazioni esilaranti che serviranno a riportare ordine nella sua vita e in quella delle persone a cui vuole bene. «Di lei mi interessa raccontare l’assuefazione. Perché Giovanna, come succede a tutti, accetta quello che le accade intorno. Ci siamo abituati all’abitudine al peggio» (Cortellesi).
«Se con “Un gatto in tangenziale” si era giocato sul contrasto a due tra un radical chic e una coatta di periferia, con Ma cosa ci dice il cervello abbiamo cercato di portare l’analisi su un terreno più ampio, coinvolgendo i diversi strati della nostra società. E qui si scopre quello che è sotto gli occhi di tutti. Lo scollamento e la distanza tra il mondo della cultura, l’élite e il popolo. Per usare due termini molto abusati di questi tempi» (Milani).
Il Tuscia Film Fest proseguirà giovedì 11 luglio con Andrea Carpenzano che accompagnerà la proiezione de Il Campione di Leonardo D’Agostini e riceverà il premio Pipolo Tuscia Cinema, mentre venerdi 12 luglio sarà il turno di Alessio Lapice, coprotagonista con Alessandro Borghi di Il primo re di Matteo Rovere.