Riceviamo e pubblichiamo
Torniamo purtroppo ad occuparci di antenne di telefonia mobile, inquinamento elettromagnetico e salvaguardia del nostro territorio per denunciare, per l’ennesima volta, l’immobilismo della Giunta Bartolacci su queste tematiche.
“Sono ormai più di 8 mesi – fanno sapere i 5 stelle – che attendiamo il passaggio in Consiglio Comunale del Regolamento Antenne, che ha visto la competente Commissione consiliare lavorarci per oltre 2 mesi. Sottolineiamo che il testo presentato è il risultato di una bozza realizzata dal M5S in collaborazione coi tuscanesi sensibili su questa tematica”. E nell’immobilismo di questa amministrazione, i 5 stelle lamentano che, a distanza di ormai un anno dal caso “Antenna di via Tarquinia”, nulla è stato fatto per evitare altri casi simili e per dare una regolamentazione al settore.
Riteniamo sia inutile indignarsi solamente quando i cittadini si organizzano con raccolte firme e cercando di seguire in maniera demagoga l’onda emotiva della gente. Il tempo perso da questa Giunta ormai è imperdonabile e non ha spiegazioni! Come M5S sentiamo il dovere di comunicare ai nostri concittadini tale comportamento, ricordando che basterebbe dare corso a quanto già fatto dal M5S. Noi come forza di minoranza più di presentare un regolamento antenne partecipato, far luce sulle mancanze autorizzative del Comune, e riuscire a far stanziare € 10.000 per effettuare un monitoraggio del nostro territorio non possiamo fare. È ora che la maggioranza faccia la maggioranza e si sblocchi da questo torpore che fa solo favori alle multinazionali consentendogli di posizionare antenne dove e come vogliono.“Siamo passati dai proclami dell’epoca del Sindaco Bartolacci volti a far causa alla compagnia telefonica “rea”, secondo lo stesso primo cittadino, di aver fatto un’opera abusiva senza il permesso comunale, fino alla scoperta del M5S che quell’autorizzazione era stata invece data dall’amministrazione stessa attraverso il meccanismo del silenzio assenso. Arrivando fino ad oggi e allo stallo più totale. Immobilismo che, per esempio, sta consentendo a queste compagnie telefoniche di agire indisturbate. Come per esempio in questi giorni nella Torre di Lavello, dove hanno provveduto a posizionare un antenna Srb di dimensioni maggiori alla precedente (come potete vedere dalle foto scattate il 22/06/2016) e facendo modifiche sostanziali che ad oggi, non avendo una minima regolamentazione, sono consentite e soprattutto incontrollate e incontrollabili. A tal proposito, cosa ne pensa la Soprintendenza visto il pregio del sito d’installazione?
Chiediamo pertanto a gran voce, l’approvazione del Regolamento antenne, l’avvio immediato del monitoraggio elettromagnetico sull’intero territorio e di far luce sul vecchio incarico dato dalla precedente amministrazione per la redazione di un piano di zonizzazione elettromagnetica, che ha visto il Comune di Tuscania impegnare la cifra di ben € 4.290. Soldi pubblici spesi? E come? Nessuno finora ci ha risposto”.