Riceviamo e pubblichiamo
“Della trasversale Orte-Civitavecchia si parla da decenni, tanto che nell’immaginario comune è come se fosse una leggenda. Invece, le evoluzioni di questi ultimi tempi fanno ben sperare che questa infrastruttura fondamentale diventi realtà: da un lato la partenza dei lavori tra lo svincolo di Monte Romano Est e quello futuro di Tarquinia, dall’altro la scelta del tracciato magenta, in seguito a un dibattito pubblico, per completare il tratto finale”. Lo afferma Fabio Belli, delegato alle infrastrutture di Ance Viterbo (Associazione Nazionale Costruttori Edili).
Per quanto riguarda il tratto Monte Romano Est-Tarquinia, “i lavori sono di fatto già iniziati da qualche mese – prosegue Belli – anche se poco visibili, in quanto propedeutici all’avvio dell’imponente cantiere che vedrà il coinvolgimento di numerose aziende. Dapprima sono stati effettuati gli scavi archeologici preventivi, quindi la Bonifica Ordigni Bellici (BOB) e in questi giorni si sta provvedendo allo spostamento delle piante in essere nella zona interessata dal tracciato. Il tutto fa presagire che, dopo la pausa estiva, ci sarà l’acquartieramento del campo base operativo, e quindi in successione l’arrivo dei mezzi d’opera per i lavori stradali”.
Riguardo al tratto finale della trasversale, dallo svincolo di Tarquinia fino al congiungimento con l’autostrada tirrenica A12, Ance Viterbo ha partecipato ai vari incontri del dibattito pubblico svolti a partire da febbraio, esponendo le proprie osservazioni con spirito costruttivo, allo scopo di trovare un punto di convergenza per mettere la parola fine al completamento della trasversale.
A tal proposito, Ance Viterbo ritiene necessario chiarire che la sentenza del TAR del Lazio numero 10164 del 2021 non ha bocciato il tracciato verde, in quanto il TAR non è un organo tecnico e non valuta le scelte prettamente tecniche, ma verifica la correttezza dei passaggi amministrativi. Quindi in questo caso, non ritenendoli corretti, li ha annullati, il che ha reso necessario riavviare da zero l’iter, cosa che poi è stata fatta; la scelta di Ance di sostenere il tracciato magenta, invece che il verde (come avvenuto in passato), dipende da nuovi fondamentali fattori intervenuti successivamente.
“Il tracciato verde – spiega Fabio Belli – precedentemente si diramava dall’attuale termine della superstrada a Monte Romano Est, passava a sud del paese e nella Valle del Mignone. Attualmente invece tutti i tracciati esaminati riprendono nel punto in cui finiranno i lavori già avviati, cioè superato Monte Romano in prossimità della casa cantoniera. Quindi dal punto di vista progettuale non è logico passare prima a nord di Monte Romano per poi deviare a sud, con un’estensione complessiva di 14 km, la maggiore di tutti i tracciati. Oltre a ciò, il tracciato magenta è l’unico che prevede un terzo svincolo, quello di Monterozzi, che permette un ulteriore e funzionale accesso a Tarquinia”.
In conclusione, Ance ritiene che il commissario straordinario per il completamento della trasversale, ingegner Ilaria Coppa, “abbia fatto quanto professionalmente e tecnicamente possibile per trovare una soluzione valida e condivisa. Auspichiamo che a questo punto, terminato anche il dibattito pubblico, non si parli più di tracciati, ma di come far iniziare i lavori il prima possibile e del finanziamento necessario per la copertura totale del cantiere. E di far diventare finalmente realtà la Orte-Civitavecchia”.