Riceviamo da Mauro Mazzola e pubblichiamo
Sentenza definitiva del Tar con la bocciatura del tracciato verde per la realizzazione della trasversale del tratto Monte Romano-Tarquinia. Cinque anni buttati al vento, cinque anni persi. Così si allontana la costruzione della trasversale, di questa importante opera per lo sviluppo del centro Italia, del nostro territorio del porto di Civitavecchia.
Da Sindaco dI Tarquinia e da Presidente della Provincia di Viterbo più volte ho sollecitato la politica regionale, ma anche il Ministero delle infrastrutture ad abbandonare la scelta del tracciato verde. Una scelta fatta dall’Anas e dalla Regione. Più volte sono stati invitati a cambiare quel tracciato troppo invasivo e troppo contestato per uno nuovo.
Questo territorio ha scritto, urlato, informato la propria contrarietà al tracciato verde, in tutte le sedi politiche, nelle sedi tecnico amministrative dei vari enti interessati, alle associazioni di categoria, ai sindacati dei lavoratori e agli imprenditori.
Le motivazioni della contrarietà al tracciato proposto da Anas e dalla Regione Lazio non nascono o sono legate a questioni di principio ma ad una realtà. La difesa di un territorio, di una vallata che è tutelata da tanti Vincoli. Non da ultimo la tutela del lavoro di tanti imprenditori agricoli che hanno fatto investimenti nella propria azienda.
Voglio sottolineare che non soltanto questo territorio o le associazioni ambientaliste o gli enti locali hanno dato il proprio parere negativo ma anche il Ministero dell’Ambiente. Come si fa a non prendere in esame con attenzione ciò che è stato detto da più parti e arrivare ad uno scontro diretto a suon di ricorsi.
L’ho detto più volte e come Comune di Tarquinia ho presentato una proposta alternativa che avrebbe calmato tutti e avrebbe accelerato la realizzazione di questa strategica infrastruttura. Una proposta costruita da tecnici locali e provinciali.
Oggi c’è la possibilità di mettere da parte le questioni politiche e il qualunquismo di coloro che affermano “dove passa passa purché si faccia” e studiare un percorso già progettato dalla società Anas e con tutte le autorizzazioni. Un progetto ripreso e proposto in stralci funzionali dal Comune di Tarquinia e che può accelerare la realizzazione del tratto Monte Romano Tarquinia. Serve solo che chi è responsabile di questi cinque anni di ritardo si metta da parte e lasci spazio a chi ha cuore la realizzazione dell’opera.
Un appello alle associazioni di categoria, ai sindacati e agli imprenditori di abbandonare la strategia del seguire la politica dell’arroganza e iniziare ad essere propositivi ma sopratutto essere protagonisti. Il Presidente della Giunta Regionale Zingaretti inizi ad ascoltare il territorio, il Comune di Tarquinia e il comune di Monte Romano. Non ascolti più chi della politica ha fatto solo uno strumento di clientelismo e di arroganza.
Presidente dopo cinque anni ha tutti gli strumenti di valutazione di chi ha fatto danni e casini in questo territorio. Per l’ennesima volta, Presidente, si faccia protagonista insieme a tutto il territorio e i suoi rappresentanti nell’approfondire e trovare una soluzione che acceleri la realizzazione di questa indispensabile infrastruttura. Aspettiamo con ansia un suo autorevole intervento.