Riceviamo e pubblichiamo
Finalmente a Tarquinia si comincia a parlare in modo concreto di politiche turistiche. Grazie all’impegno dell’assessorato al Turismo e della cooperativa Fuori c’Entro, con la collaborazione del tour operator Visititaly, la città è stata inserita, insieme alla Versilia e al lago di Como, in un soggiorno promozionale rivolto a venti operatori turistici russi. Apprezzati sia il patrimonio storico e artistico che il territorio, i prodotti enogastronomici e l’artigianato locale. Particolarmente gradita anche la qualità delle strutture ricettive, che gli operatori russi hanno personalmente scelto di conoscere. «Il mercato dell’Europa orientale e, in modo particolare, quello russo è stato individuato come uno tra i più interessanti e in crescita per il prodotto turistico. – afferma l’assessore Sandro Celli – Il soggiorno è stato quindi un’importante vetrina promozionale per aprire Tarquinia ai flussi provenienti dall’est e per diffondere le sue bellezze culturali e paesaggistiche». Gli operatori russi hanno avuto modo di vedere i monumenti più suggestivi del centro storico, tra cui la chiesa di Santa Maria in Castello e il torrione detto di “Matilde di Canossa” dove ad attenderli c’erano dame e cavalieri con costumi quattrocenteschi. Altri luoghi visitati sono stati il Museo Nazionale Tarquiniense e la necropoli etrusca di Monterozzi. Qui, all’interno di un laboratorio artistico, sono state allestite una riproduzione di una tomba del VII sec. a.C., con corredo funerario, e una scena di vita etrusca. «La strada intrapresa è questa giusta. Tale esperienza sarà riproposta nei prossimi mesi per coinvolgere tour operator che si rivolgono a differenti target turistici. – conclude l’assessore al Turismo – L’Amministrazione sta avviando inoltre importanti collaborazioni con il settore crocieristico, per portare a Tarquinia parte delle migliaia di persone che ogni anno sbarcano al porto di Civitavecchia. Ringrazio infine gli operatori turistici tarquiniesi, l’associazione delle guide Artetruria, la Pro Loco, i produttori tipici, gli artisti locali e tutti coloro che hanno lavorato per organizzare al meglio l’accoglienza, mettendo in campo competenza e professionalità».