Tosoni: “Sull’Autostrada Serafini e Mazzola sono due facce della stessa medaglia”

Riceviamo e pubblichiamo

L’ex vicesindaco Serafini se avesse una po’ di decenza politica farebbe a meno di prendere le distanze dal problema dell’autostrada, visto che agli atti è uno dei maggiori responsabili.

Non si può offendere l’intelligenza delle persone solo per convenienza elettorale, non si riscrive la storia al contrario solo per orientare gli elettori contro il sindaco Mazzola che fino a pochi mesi fa difendeva con il corpo e con l’anima.

I documenti ufficiali, il web e la stampa locale sono pieni di testimonianze a riguardo, le persone presenti all’incontro alla Farnesiana in cui Serafini spiegava la bontà del progetto dell’autostrada, delle complanari inesistenti, sono a dir poco sconcertate nel leggere tali menzogne.

Dal 2008 il sig. Serafini è stato favorevole all’autostrada così come Mazzola, su un tracciato preliminare e poi definitivo, dannoso per tutti i Tarquiniesi, per le aziende agricole e turistiche in primis, ma che lui come assessore all’agricoltura non ha saputo tutelare. Le uniche osservazioni al tracciato sono state fatte dai comitati, dal sottoscritto in quanto consigliere comunale, dagli agricoltori, dai residenti, non certo dal sig. Serafini.

Se il tracciato definitivo era carente delle complanari, perché non denunciarlo alla conferenza dei servizi? Perché non ha ci ha mai concesso un consiglio comunale aperto, oppure un’assemblea pubblica? I documenti ufficiali li abbiamo messi tutti in chiaro sul nostro sito web www.perilbeneditarquinia.it e non c’è nulla che il Serafini abbia fatto per difendere il territorio, piuttosto il contrario. Riempirsi la bocca di parole vuote contro la SAT è vergognoso, visto che agli atti c’è solo il suo indiscusso si all’autostrada e nessun documento di denuncia, l’unica cosa che c’è di diverso é che, per il momento, ha cambiato area politica.

Oggi si rende ridicolo sollevando il problema delle complanari, piuttosto risulta come un’ammissione di una colpa, sa di mentire su una vicenda che solo i cittadini hanno avuto il coraggio di affrontare, che soltanto il sottoscritto ha avuto il coraggio di rappresentarlo con una proposta di mozione rimasta inascoltata anche dal sig. Serafini.

I cittadini non hanno l’anello al naso e sapranno distinguere le bugie elettorali dalla verità, sperando di avere giustizia, anche attraverso il ricorso avviato al TAR insieme ad Italia Nostra, ad oggi l’unico strumento legale in grado di fare chiarezza su una triste pagina della politica Tarquiniese.

Questo purtroppo è lo stile della vecchia politica, che cambia bandiera e mai il vizio di confondere le idee alla gente, speriamo invece che questo modello di politica sia al tramonto, e che venga spazzata via da una ventata di onestà politica.

Marco Tosoni