Riceviamo e pubblichiamo
Ancora nessuna notizia sulla nomina del Commissario che dovrà guidare l’Amministrazione dell’Università Agraria di Tarquinia a seguito delle dimissioni presentate al protocollo dal Presidente Blasi già dal 08 agosto u.s. All’indiscusso ritardo, altri giorni trascorreranno prima che tutto l’iter procedurale di formalizzazione del decreto di nomina da parte del Presidente della Regione Lazio, sia stato completamente espletato. Un lusso temporale che l’Ente non può permettersi e che pone la stessa in una situazione di stallo amministrativo con conseguenze negative a danno non solo dell’esercizio operativo della cosa comune ma anche sull’Utenza stessa; quest’ultima tutt’ora privata della legittima possibilità di godere, a pieno titolo, di tutti quei servizi e beni che sono lo scopo e il fondamento reale dell’Università Agraria.
I primi a pagare dazio per tale ritardo saranno proprio gli agricoltori tarquiniesi, interessati ad accedere ai bandi dei terreni posti in concessione arrestandoli di fatto nell’impossibilità oggettiva ad organizzare programmi di lavoro in termini di semina e piani colturali. Analoga situazione anche per i già concessionari in procinto di rinnovo, e così contro alla vocazione agricola dell’U.A. Al palo anche gli assegnatari degli orti e la ratifica della graduatoria stessa espletata oramai già da più di 60 giorni.
L’attuale immobilismo dell’Ente oltre a ripercuotersi negativamente su quelle funzioni dirette agli utenti va e andrà a condizionare anche tanti altri atti e provvedimenti propri della gestione dell’Università Agraria che spaziano dalle controversie legali ai più diversi impegni programmatici privi della seppur surrogata guida. In ultimo, ma di certo non per importanza, hanno bisogno di certezze anche i dipendenti che, nonostante la indiscussa professionalità, portano avanti l’Ente solo sulla base di deliberazioni passate.
Troppo silenzio è calato intorno all’Ente tranne il nostro movimento politico Rinnova che continua ad interessarsi senza altre voci all’orizzonte. Auspicandomi, per il bene dell’U.A. tutta di essere smentito in tal senso, sono a chiedere di conoscere concretamente il PD locale cosa ha fatto o è in procinto di fare al fine di spronare e sollecitare i referenti politici regionali, sempre di casa propria, affinché portino a termine celermente la nomina del Commissario che rimane ancora una proposta di provvedimento giacente sui tavoli dell’assessorato regionale competente.
Alberto Tosoni
Ex Consigliere U.A. Tarquinia