Riceviamo e pubblichiamo
Il Movimento 5 Stelle ha presentato in Regione Lazio due mozioni riguardanti la centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord. Le mozioni presentate nascono da una richiesta presentata da cittadini di Civitavecchia: durante la fine di luglio infatti il comitato civitavecchiese Senza Paura ha messo a disposizione di tutte le forze politiche una mozione per richiedere il riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per Torrevaldaliga Nord.
I gruppi locali del MoVimento 5 Stelle di Civitavecchia e Tarquinia, approvando i contenuti di questa lodevole iniziativa, hanno dato vita a una discussione comune nella quale la mozione del comitato ha fatto da prima pietra e ogni persona ha potuto dare il proprio contributo. La prima mozione riguarda la recente Autorizzazione Integrata Ambientale. “Come ormai molti sanno, la nuova AIA, permette a Enel di tenere in esercizio l’impianto di TVN nonostante non adotti le migliori tecnologie disponibili previste dall’Unione Europea in materia di abbattimento del monossido di carbonio (CO); inoltre,- proseguono dal M5S – permette di bruciare circa un milione di tonnellate di carbone in più rispetto a quanto previsto dalla Valutazione d’Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente rilasciata nel 2003 (progetto iniziale di riconversione a carbone): si passa infatti da 3,6 milioni di tonnellate a 4,5 milioni di tonnellate. La mozione, quindi, chiede che si ritorni ai flussi di massa della VIA e si utilizzino le migliori tecnologie possibili per l’abbattimento del CO”. La seconda mozione riguarda invece la percentuale di zolfo presente nel combustibile, elemento responsabile sotto forma di biossido di zolfo della formazione di piogge acide ed emesso in atmosfera dalla ciminiera di TVN per circa 2000 tonnellate all’anno. “A Torrevaldaliga Nord – incalzano i grillini – si brucia infatti carbone contenente fino all’1% di zolfo, ben oltre il triplo del limite massimo imposto dalla Regione Lazio pari allo 0,3%: l’oggetto della richiesta è quindi proprio quello di far rispettare tale limite in modo da ridurre le emissioni alla radice. Nelle mozioni viene anche fatto riferimento alle osservazioni presentate prima dell’autorizzazione integrata ambientale dal Coordinamento dei comitati ambientalisti di Civitavecchia e dell’Alto Lazio che, con il loro incessante lavoro, avevano già fatto presente quali fossero le problematiche legate al nostro territorio e il mancato rispetto nella centrale a carbone di alcuni limiti imposti dal progetto approvato e dalla normativa vigente”.