(f.e.) “Topone day”: il campo comunale di Tarquinia gremito in ogni ordine di posto per ricordare Angelo Meraviglia, conosciuto in tutta la Provincia come il Topone, tecnico e persona impagabile. Tantissime le vecchie glorie che hanno rimesso gli scarpini per dare vita ad una partita senza eguale.
E così al fischio di inizio dell’arbitro Massimo Casali, si sono affrontate almeno tre generazioni a confronto. Dal 76enne Giuliano Bastari, storica bandiera del Tarquinia e del Pianoscarano, al più giovane della truppa Mario Alberto Seripa tutti hanno voluto rendere omaggio alla memoria del grande Angelo. E così con l’ironia che l’ha sempre contraddistinto oggi avrebbe dato qualsiasi cosa per dirigere dall’esterno quei giocatori che per lui hanno dato tanto. E così tra qualche indicazione cervellotica di mister Senigagliesi, condita da qualche fuorigioco fantozziano chiamato da Manfredi Sabbatini, poi avanzato a centrocampo un po’ per disperazione, qualche liscio alla Caria o qualche dribbling di troppo di Carlo Cecchelin ed una splendida parata del gatto Felici, tutti alla fine hanno dato vita ad una splendida giornata calcistica.
“Siamo orgogliosi per la riuscita della giornata – spiega Roberto Meraviglia – Sono stato emozionato tutta la partita, anzi da qualche giorno, nell’organizzare questa manifestazione. Un’emozione di tutta la famiglia. Tutti gli atleti e tutti coloro che si sentivano vicini ad Angelo hanno risposto: lo hanno sempre sorretto in quel che faceva per i calcio e per i ragazzi. Sono felicissimo: ringrazio tutti coloro che hanno partecipato, le autorità e in modo particolare gli atleti ed il pubblico”.
“Mi ricordo – spiega Manfredi Sabbatini ricordando uno dei suoi tantissimi aneddoti – che quando vincevamo 1 a 0, tirava una riga per terra e strillava “Chi supera questa linea lo pisto!”. E Franco Trippanera sottolinea come “Angelo oltre ad essere stato un grande personaggio, ha tolto dalla strada tantissimi ragazzi della mia generazione. Un merito enorme”. Toccante anche il ricordo di Sandro Celli: “Il ricordo di Angelo è vivo ancora in tutti noi, come allenatore che ha fatto la storia del calcio dilettantistico a Tarquinia. La sua passione e la sua simpatia ha coinvolto intere generazioni: uno dei personaggi più rappresentativi e amati dello sport tarquiniese, e la partecipazione di oggi lo testimonia. Tanta gente ha sentito oggi la voglia di dire un grazie ad una persona che ha fatto tanto”.
“Angelo è stato un simbolo per Tarquinia e per il calcio, un mito. – sottolinea Giuliano Bastari E – Purtroppo ci ha lasciato e sono venuto volentieri a ricordarlo giocando, a 76 anni compiuti proprio oggi”.