di Attilio Rosati
Ironia della sorte: la squadra che da ottobre a oggi, in Eccellenza, ha cambiato allenatori più d’ogni altra – sulla panchina del Diana Nemi si sono alternati, in rapidissima successione, Capozzi, Scarioli, Orati e infine Paolo D’Este – nella partita topica della stagione si ritrova priva di guida tecnica, causa un’espulsione di tre giornate nella quale è incappato il tecnico.
Alle 16 e 30 precise, l’arbitro, Sig. Leo di Roma, fischia l’inizio e le due compagini si paralizzano dal terrore. In una gara come questa non sono in gioco una semplice vittoria o una sconfitta: sono il blasone e la dignità di due società che si misurano l’un contro l’altra armate. L’incitamento della folla che ha letteralmente invaso il “Bonelli” ricorda l’esortazione feroce del pubblico dell’arena a favore delle falangi di gladiatori. Per fortuna, qui, nessuno è votato al martirio. È una partita di calcio e tale resterà, comunque vada. Speriamo che nessuno lo dimentichi.
Il terrore diventa subito forza della disperazione per il Diana Nemi che si butta in avanti compatta e già al terzo minuto di gioco, con una bella incursione corale, mette Pedalino nelle migliori condizioni per tirare una staffilata imparabile. 1 a 0.
I ragazzi di Mister Granato si proiettano in avanti alla disperata nel tentativo di recuperare e già al sesto minuto una insidiosa punizione di Spirito, attraversa tutto lo specchio della porta di Salzano ma nessuno è pronto alla deviazione vincente. 12’ minuto: ancora Spirito su punizione, Salzano ribatte e involontariamente serve Pedalino che, veloce, s’invola verso l’area etrusca, trova poco controllato Cassandra che, con un tiro magistrale, raddoppia. 2 a 0.
Da questo istante in poi e per tutta la rimanente prima frazione di gioco, la reazione etrusca si fa sempre più costante e veemente ma poco ragionata e frettolosa: facile per i lacustri evitare grossi pericoli e ripartire in contropiede con tre giocatori – Pedalino, Orlandi e Cassandra – tre spine nel fianco della difesa tarquiniese.
Tuttavia, al 29’ minuto, la Corneto passa: Santu tira una bella punizione sulla quale Granato, di testa, trova un imparabile pallonetto. 2 a 1. 37’minuto: punizione del Diana Nemi, con uno schema preordinato Vartolo si presenta davanti a Casali, colpo di testa di poco fuori. Veloci capovolgimenti di fronte, 44’minuto: Solari parte a testa bassa, lancia in profondità Spirito che chiama Salzano a fare un vero miracolo, evitando il pareggio.
Manca una manciata di secondi al fischio del Sig. Leo quando, sull’ennesimo calcio da fermo, Spirito imbecca Santu, che manca di un soffio la deviazione vincente.
Nella ripresa Corneto a testa bassa, nei primi sei minuti due grandi occasioni: Spirito tira forte su punizione ma Salzano, dice no. Ancora il Capitano, imbeccato da Elisei, semina difensori e costringe il portiere biancoceleste, uno dei migliori in campo, a compiere un’altra impresa.
Al 13’ minuto si fa buio pesto per la squadra di Patron Santori: incursione corale del Diana Nemi e ancora Cassandra, trova la rete del 3 a 1. Le speranza si affievoliscono, la confusione e la precipitazione aumentano, il Diana Nemi mette in atto con esperienza ed intelligenza tutte le tattiche dilatorie ed attendiste che il regolamento consente e complice il crescente nervosismo, la difesa etrusca è sempre più scoperta.
Unica occasione degna di nota alla mezz’ora: Forieri imbecca Granato che oramai stanchissimo sbaglia la più facile delle occasioni. Al 39’ minuto, con un bel calcio da fermo, Battistelli segna la quarta rete mettendo il risultato finale in cassaforte, insieme alla meritata salvezza. Pubblico civilissimo e sportivo, terna arbitrale impeccabile.