(s.t.) “È un periodo complesso, difficile e duro, e tutto è molto work in progress: ma io ho un obiettivo e un sogno, e cercherò di realizzarli sfruttando ogni occasione”: Tiziano Monti, in sella alla sua handbike, racconta oggi a lextra.news soddisfazioni, desideri e speranze nel cuore di un anno difficile – quello del Covid e dell’incidente della sua “guida”, Alex Zanardi – in cui si continua a lottare per recuperare la normalità, ma anche per inseguire i propri obiettivi.
Parliamo con Tiziano mezzora dopo averlo incrociato in strada, intento a risalre il tratto in pendenza verso casa dopo il solito allenamento giornaliero: la bandierina italiana che sventola sopra la sella e lui a spingere con le braccia l’handbike che ormai da un anno e mezzo circa è una sua appendice.
E che il 18 ottobre scorso l’ha accompagnato da vincitore al traguardo della sua prima – e, data la situazione, anche ultima – gara del 2020, a Petrignano d’Assisi, tra gli applausi di amici e persone care giunte in Umbria a sostenerlo. “Sdrammatizzando in questo momento non bello per tutti – racconta Tiziano – posso dire che nell’anno in corso sono imbattuto! 100% di vittorie! Scherzi a parte: vincere, ma anche semplicemente tornare a gareggiare dopo il lockdown è stata davvero una bella emozione. A dire il vero ero andato in gara solo per capire a che punto fosse la mia preparazione, dopo tanti mesi di allenamento senza gare, ma vincere fa sempre piacere”.
Arezzo, poi, è caduta esattamente in mezzo a due appuntamenti importantissimi per Tiziano, sportivamente e umanamente parlando, con il ragazzo che ha preso parte a due raduni della nazionale di paraciclismo. “Due esperienze bellissime, ma abbastanza diverse luna dall’altra. La prima, a cavallo tra settembre e ottobre, a Castiglione della Pescaia, è stata un fulmine a ciel sereno: quando mi ha chiamato il vice CT è stata una sorpresa incredibile, non me l’aspettavo affatto! È stato un bel banco di prova, anche se eravamo in molti alla prima chiamata, con 3 o 4 ragazzi già nazionali. A metà ottobre, invece, a Pineto degli Abbruzzi, c’erano tanti veterani, gente con medaglie olimpiche e mondiali sul petto come Francesca Porcellato o Paolo Cecchetto, e l’esperienza è stata bella, faticosa e istruttiva. Una settimana vissuta appieno, un’esperienza che arricchisce sia dal punto di vista fisico, che da quello dell’esperienza, con questi ragazzi pronti a condividere consigli e accorgimenti”.
Ora, come detto, lo sguardo al futuro è pieno di incertezza. “Di certo la stagione finisce qua – spiega Tiziano – e di gare si riparlerà nel 2021. Gli obiettivi restano tanti, dal Giro d’Italia a altre prove internazionali. Mi piacerebbe, è chiaro, indossare la maglia della nazionale, guadagnandomi una convocazione. Ci spero, e lavoro per mantenermi in condizione così da farmi trovare pronto qualora ci fosse anche una sola occasione”. Pedalando, bandierina tricolore al seguito, sulle strade delle colline tarquiniesi.