di Fabrizio Ercolani
Viaggio tra una viabilità alternativa pressoché inesistente. Si potrebbe sintetizzare così il tema dell’incontro che questa mattina una delegazione del comitato che da settimane ha organizzato un presidio nella zona della Farnesiana per protestare contro la costruenda autostrada tirrenica, avrà con il Prefetto. Dopo tante richieste e tanti rinvii finalmente i comitati potranno esporre le loro ragioni, ragioni che per chi ha potuto verificare con i propri occhi la situazione sono palesi. Al Prefetto sarà consegnato un altro esposto, sostenuto da oltre quattrocento cittadini, che ancora una volta chiedono di verificare lo stato di sicurezza stradale, con particolare attenzione alle zone adiacenti al ponte sul fiume Mignone, dove, a causa dei lavori in corso, non viene garantito uno standard adeguato di sicurezza.
“Porteremo sul tavolo le problematiche ritenute dai cittadini fondamentali: in primis un quadro chiaro sul crono programma dei lavori per il Lotto 6A, sulla viabilità alternativa all’autostrada, sui tempi di realizzazione del ponte sostitutivo a quello che ora è in uso dalla SS Aurelia. E’ doveroso che i cittadini siano a conoscenza di quello che accade sul proprio territorio e non debbano essere costretti a guardare operare le ruspe senza sapere cosa stia per accadere. Inoltre deve essere quantificato il danno diffuso causato dall’infrastruttura ai cittadini, alle aziende turistiche, agricole ed agrituristiche”. Una viabilità secondaria che creerà problemi non di secondaria importanza. Innanzitutto saranno dilatati i tempi di percorrenza e questo vuol dire che le ambulanze per raggiungere determinati punti perderanno minuti preziosi, gli scuolabus saranno costretti a giri lunghissimi. Inoltre le complanari ad oggi previste si presentano in condizioni veramente poco consone. Ed allora nasce spontanea una domanda: perché prima di iniziare con l’autostrada non si è pensato alle difficoltà dei cittadini ed al modo ottimale di garantirgli una percorrenza in totale sicurezza? E gli agriturismi ed i punti ristoro dell’area che fine faranno?
Domande a cui non si è pensato in fase progettuale ma che peseranno come macigni a brevissimo termine. La delegazione che incontrerà il prefetto consegnerà anche una documentazione video relativa alle strade complanari.