Riceviamo e pubblichiamo
Una settimana di presidio, una manifestazione, ma le rassicurazioni arrivate da SAT sono insufficienti. Ad oggi non c’è alcuna garanzia che le richieste fatte vengano soddisfatte prima e non dopo il completamento dei lavori per il lotto 6A.
Queste sono le ragioni per le quali il Comitato ha deciso di non sciogliere il presidio. Fin quando non avremo un quadro chiaro sul crono programma dei lavori per il Lotto 6A, sulla viabilità alternativa all’autostrada, sui tempi di realizzazione del ponte sostitutivo a quello che ora è in uso dalla SS Aurelia, fino a quando non verrà quantificato il danno diffuso causato dall’infrastruttura ai cittadini, alle aziende turistiche, agricole ed agrituristiche, noi non ci muoveremo.
Il Commissariato di Tarquinia ci aveva garantito l’appuntamento con il prefetto di Viterbo per Martedi 14 Gennaio, ma la segreteria del Prefetto non ne sapeva nulla. Un errore? Un disguido? La segreteria del prefetto ha successivamente predisposto per Venerdì l’atteso appuntamento, richiesto dal 20 Novembre 2013, a seguito dell’esposto inviato all’attenzione del prefetto.
In occasione dell’incontro con il Prefetto sarà consegnato un altro esposto, sostenuto da oltre quattrocento cittadini, che ancora una volta chiedono di verificare lo stato di sicurezza stradale, con particolare attenzione alle zone adiacenti al ponte sul fiume Mignone, dove, a causa dei lavori in corso, non viene garantito uno standard adeguato di sicurezza.
La delegazione che incontrerà il prefetto consegnerà anche una documentazione video relativa alle strade complanari, che SAT chiama viabilità alternativa all’autostrada, ma che, come noi denunciamo da anni, è oggettivamente inadeguata e insufficiente ad ospitare il traffico locale e quello dei mezzi agricoli, con una corsia di marcia che nel migliore dei casi non supera i tre metri.
Il documentario sarà depositato insieme al ricorso, lo stesso che nei prossimi giorni verrà consegnato anche alla procura della Repubblica di Civitavecchia.