Riceviamo e pubblichiamo
Leggiamo con delusione che il Pd di Tarquinia, nella persona del suo segretario, non si limita più a difendere il Sindaco Mazzola perché appartenente al proprio partito, sollevandolo per questo da ogni responsabilità anche oggettiva, ma va ben oltre e si presta ad attaccare i residenti, semplici concittadini che da due anni ormai subiscono disagi e soprusi insostenibili, che pagano il prezzo di scelte imposte dall’alto, che vengono ripetutamente insultati da chi dovrebbe tutelarli, e che, lasciati da soli, non hanno altro modo per difendersi che unirsi e provare a fronteggiare con la verità (altro non facciamo che riportare i fatti) le ripetute bugie e i vuoti proclami di chi a questa autostrada ha detto non solo sì (posizione incomprensibile ma legittima), ma che lo ha fatto senza riserve, senza difendere il territorio che amministra, senza richiedere il minimo sindacale quando andava fatto (conferenza dei servizi).
Oggi il conto è arrivato ed è salato e tutte le risposte sono nei progetti approvati e nello scambio di lettere tra il Ministero delle Infrastrutture e la Sat, nelle memorie che Sat ha consegnato al Consiglio di Stato, tutte carte che noi abbiamo reso pubbliche (l’amministrazione se ne guarda bene dal farlo chissà perché), e che dimostrano in maniera inconfutabile che il ponte e le altre complanari incluse nella variante ad oggi sono tutt’altro che certezza e vanno ancora ‘mendicate’ perché chi ieri doveva e poteva pretenderle non lo ha fatto.
Ridicolo poi che chi ha taciuto sulla chiusura dell’accesso della Farnesiana accettando l’alternativa del “giro di Peppe” accusi noi residenti di aver bloccato l’incrocio e causato danni alla collettività.
I residenti, uniti nel Comitato, non hanno mai superato i limiti imposti dalla legge e le nostre manifestazioni sono state sempre autorizzate, e finché il diritto a manifestare le proprie opinioni sarà un diritto noi lo faremo.
Irresponsabili non siamo noi, irresponsabili sono tutti coloro che in questi anni hanno permesso alla Sat, seppur autorizzata a portare avanti i lavori di realizzazione del lotto 6A dell’autostrada Tirrenica, di farlo senza rispetto dei residenti e del buon senso, spesso a discapito della sicurezza di chi vive e lavora nelle zone interessate. Irresponsabili sono coloro che hanno permesso che il ‘giro di Peppe’ fosse un’alternativa seppur provvisoria, chi ha permesso che lo Scuolabus percorresse quella strada quando il servizio della nettezza urbana ha spostato i cassonetti per far sì che i propri operatori non fossero costretti a fare lo stesso percorso, confermandone a tutti gli effetti la pericolosità; irresponsabile è chi ha permesso che a sorvegliare il traffico fossero semplici addetti della Sat e non chi normalmente ha il compito di vigilare sulla viabilità.
In due anni abbiamo visto di tutto: pozzetti dell’acqua chiusi arbitrariamente dalle ditte appaltatrici della Sat senza che agli uffici comunali ne fossero informati; interruzione idrica programmata per loro ma ‘a sorpresa’ per noi; chiusura dell’Aurelia comunicata solo sui giornali telematici, quando interessate dal blocco ci sono persino strade che hanno accesso solo dall’Aurelia; accessi chiusi nella notte con veri e propri blitz… e l’elenco è solo parziale. Non c’è mai stata su quanto avvenuto in questi anni una reale indignazione, né un atto formale… se non artefatte prese di posizione, mai seguite da fatti concreti che dessero il senso della vicinanza al territorio.
Dulcis in fundo la chiusura dell’accesso alla Farnesiana, avvenuta senza che nessun rappresentante delle istituzioni del territorio fosse presente. C’eravamo solo noi residenti, soli ed evidentemente i soli con la volontà di pretendere che ciò avvenisse nel rispetto di tutta la comunità, i soli a metterci la faccia e a pretendere che anche altri mostrassero lo stesso coraggio assumendosi la responsabilità anche solo di una firma su un’ordinanza di chiusura che non fosse della Sat stessa. Soli a ribadire che la viabilità alternativa tale non era perché pericolosa, che senza il ponte e le altre complanari ci sentiamo ‘condannati’.
Certamente non poteva starci chi aveva garantito che la notizia sarebbe stata data “con ampio anticipo” e “in modo adeguato”, chi qualche mese prima dichiarava “allo stato attuale non ci sono le condizioni per bloccare l’accesso alla Farnesiana”, perché invece sono bastate due strisce bianche, un limite a 30 km/h, un paio di cartelli riciclati per fargli accettare anche questo ennesimo sopruso.
Caro Pd di Tarquinia, noi saremo pure una minoranza, ma non possiamo né vogliamo essere silenziosi e, visto che il vostro partito si chiama “democratico”, accettate le critiche soprattutto se circostanziate e lasciate che i giornalisti riportino i fatti, anche quando vi danno torto.
Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia