Riceviamo e pubblichiamo
Lunedì 24 novembre il Comitato per il diritto alla Mobilità di Tarquinia ha manifestato sotto la Prefettura di Viterbo, rappresentando con un flash mob il ponte sul fiume Mignone, necessario al territorio di Tarquinia e soprattutto alle zone in prossimità del fiume per compensare la sottrazione della strada statale Aurelia, che sarà trasformata in Autostrada a danno dei cittadini tutti e strade alternative per i residenti delle zone tagliate in due dal tracciato.
Il Comitato aveva già incontrato il Prefetto nel mese di Gennaio e aveva già fatto presenti tutte le criticità in merito alla sicurezza, alla mancanza di un crono programma dei lavori, ma soprattutto della inesistenza di complanari e del ponte sostitutivo sul fiume Mignone. Il Comitato ha ritenuto necessario portare di nuovo all’attenzione della Prefettura le problematiche evidenziate nel precedente incontro e le criticità odierne, con particolare riguardo alla prossima chiusura dell’accesso della strada vicinale Melledra (Farnesiana).
Il Vice Prefetto ha incontrato la delegazione del Comitato, al quale sono stati chiesti chiarimenti circa la chiusura dell’accesso della Farnesiana, e le valutazioni della Prefettura a seguito del sopralluogo effettuato a inizio mese dalla Polizia Stradale sulla sicurezza dell’ormai famigerato “giro di Peppe” (Strada Pian Boaro e Strada Pian d’Organo). Il Comitato ha inoltre chiesto che sia resa nota la e che venga finalmente reso pubblico il piano della viabilità, uno strumento necessario ai residenti e alle attività agricole e turistiche della zona per conoscere in anticipo le deviazioni del traffico, visto che i residenti sono costretti ormai da anni a dover far “previsioni” circa le modifiche alla viabilità, per doverle poi scoprire a cose già fatte, senza adeguata informazione né rispetto alcuno per chi vive e lavora nelle zone coinvolte dai lavori. Una richiesta che sembra scontata e banale, ma che è rimasta inascoltata, nel lontano 2011 quando Marco Tosoni ne ha presentato richiesta al Comune di Tarquinia, fino ad arrivare ad oggi, quando il Comitato si è trovato costretto a farne nuovamente richiesta.
La Prefettura, secondo quanto dichiarato dal Vice, non potrà impedire la chiusura dell’accesso della Farnesiana, nonostante le condizioni evidentemente carenti, e rilevate dalla Stradale stessa nel sopralluogo, della viabilità alternativa. L’autostrada secondo la prefettura è un’opera strategica nazionale (suppur solo a Tarquinia ormai!) e non può o non vuol essere fermata, anche se questo va a discapito della sicurezza dei cittadini. Il Vice Prefetto ha ricordato ai presenti che la richiesta del ponte e delle altre opere mancanti nel lotto 6A (che interessa solo il Comune di Tarquinia) andavano evidenziate dal Sindaco e richieste nell’unico momento in cui era possibile farlo, in Conferenza dei Servizi, quando le Istituzioni del territorio potevano e dovevano tutelare il territorio e i propri cittadini.
Ci sono colpe che non possono essere rimosse, e che vanno ricordate ogni qual volta si tenta disperatamente di cancellarle, colpe che hanno un nome e un cognome, ma purtroppo a pagarne il prezzo sarà solo la collettività, saremo noi. Non staremo a guardare! Difenderemo fino alla fine il nostro diritto alla Mobilità, se sarà necessario anche davanti alle ruspe. La protesta, purtroppo, continua.