Riceviamo dal Movimento Civico per Tarquinia e pubblichiamo
Se la notizia è confermata il nostro Comune sarebbe l’unico in Italia a non avere più la S. S. Aurelia. Da fonti provenienti dalla Regione Toscana sembrerebbe che l’autostrada della Maremma non sarà più realizzata, il tutto a favore dell’adeguamento e della messa in sicurezza della strada statale Aurelia.
Dopo il tanto tempo trascorso inutilmente e, soprattutto, a fronte di un’ipotesi che non è mai stata supportata da piani economico-finanziari attendibili, per completare il corridoio tirrenico e renderlo sicuro e moderno è stata scelta la soluzione più economica e meno impattante dal punto di vista ambientale e di più rapida realizzazione, vale a dire trasformare la variante Aurelia in una superstrada senza pedaggio.
Tutto ciò è potuto avvenire attraverso un emendamento al decreto Milleproroghe, approvato alcuni giorni fa, che consente al MIT di revocare la concessione a SAT assegnando ad ANAS i lavori per adeguare la variante Aurelia. Il provvedimento solleva, infatti, SAT dalla responsabilità dei lavori nei tratti non ancora completati che sono invece affidati ad ANAS. Dalla data della revoca ANAS prenderà subito in carico tutto il tratto che da San Pietro in Palazzi conduce fino al casello di Tarquinia.
Ora come la mettiamo? La concertazione tra Governo e Regione Toscana ha permesso di raggiungere l’importante obiettivo che consentirà a tutto il territorio toscano di fruire di un’arteria funzionale, sicura e gratuita. Tutto questo è avvenuto, tra l’altro, dopo i numerosi e costanti rapporti tra i Comuni toscani, la Regione e lo Stato. La Regione Lazio, con la complicità di alcune amministrazioni territoriali (Provincia e Comune), cosa ha combinato? Ha regalato l’unico tratto di strada statale (Aurelia) che attraversa il nostro territorio!
Dalla sua istituzione avvenuta nel 1928 il tracciato, partendo da Roma e raggiungendo Ventimiglia al confine con la Francia è rimasto tale e quale fin quando qualcuno, una mattina, avvalendosi del mandato assegnatogli dagli elettori ha ben pensato di regalarla alla SAT costringendo gli stessi cittadini a privarsi di un bene collettivo e obbligandoli, onde evitare onerosi pedaggi, a percorrere in altenativa la strada provinciale n. 45 (ex Litoranea), arteria nata come strada di bonifica per i terreni agricoli limitrofi, assoggettata tra l’altro da un legittimo e quanto mai salutare limite di velocità (50 km/h) vista la sua inadeguatezza e innata pericolosità.
Rovistando sulla rete si vede chiaramente nelle immagini e leggibile negli argomenti il ratto dell’Aurelia compiuto ai danni della nostra comunità, vi si legge inoltre ……. l’Aurelia si pone, comunque, come alternativa all’A12 …….. a Tarquinia no di certo! Una delle più importanti strade italiane, derivante dall’omonima storica consolare romana, regalata con il miraggio di migliaia di posti di lavoro!
Detto tutto questo riportiamo in modo fedele una dichiarazione fatta dall’attuale Sindaco di Tarquinia sig. Alessandro Giulivi al portale d’informazione Lextra.news e pubblicata dallo stesso il 12 giugno 2019, alcuni giorni prima del giuramento del nuovo Sindaco in Consiglio Comunale…
Poi su Enel, autostrada, trasversale e Talete. “Abbiamo ottimi avvocati. – risponde deciso. – Ed i Primi passi li faremo con Enel, autostrade e Talete: questa città non sarà più terra di conquista. Quindici anni fa ero meno preparato, oggi molto di più. Il casello, ad esempio, secondo me va levato: non mi va giù che abbiano fatto un’autostrada sull’Aurelia. Discorso simile per la Trasversale: facciano il percorso viola, come vogliamo noi, ma il Mignone non si tocca”. Poi, su Talete, manifesta l’intenzione di chiedere al Governo di abolire la legge Galli e riportare la gestione delle acque ai comuni…
Oggi, dopo essere passati ben oltre 100 giorni dall’insediamento della nuova Amministrazione Comunale, chiediamo al nostro primo cittadino se intende burlarsi di tutti i suoi concittadini in merito a tutto ciò!
Come Movimento Civico per Tarquinia vogliamo invece continuare a combattere e adoperarci con ogni mezzo affinché il legittimo diritto ad usufruire di una strada statale “funzionale, sicura e gratuita”, totalmente dissimile da una strada ad alto scorrimento riservata esclusivamente ad autoveicoli e motoveicoli al di sopra di una certa cilindrata, sia ripristinato al più presto sottraendo inoltre i nostri concittadini da ulteriori “gabelle” oltre a quelle che regolarmente ci oberano in un momento di forte crisi economica come quella che stiamo attraversando.
Il Movimento Civico per Tarquinia