di Stefano Tienforti
Probabilmente la delusione per i due punti lasciati sul campo è maggiore della soddisfazione per quanto la squadra ha mostrato nel corso dei novanta e più minuti, ma il Tarkna 2007 visto domenica pomeriggio al comunale lascia – anzi, deve lasciare – ai giocatori, ai mister Ercolani e Pico ed al presidente Piva la sensazione netta che questa è una squadra vera, ch gioca a calcio, impone ritmi, costruisce gioco ed occasioni.
L’unico gol subito in quattro partite arriva su calcio di rigore, attorno al decimo della ripresa, su un’azione in cui il Tarkna paga, congiuntamente, disattenzione nelle marcature e sfortuna: senza questa malefica combinazione, Attili tra i pali avrebbe passato la consueta domenica inoperosa, ed invece nella confusione in area tocca addirittura a Federico Clementucci sostituirsi all’estremo difensore, sacrificandosi per salvare solo provvisoriamente l’imbattibilità in campionato e vedendosi sbandierare il cartellino rosso dall’arbitro.
Prima e dopo è solo Tarkna, ed è giusto andare per ordine per ben sottolineare la mole di gioco e d’occasione costruita dagli arancioni (maglia nuovissima, al debutto sulle spalle dei rossoblu!). L’inizio è pimpante per i padroni di casa, che giocano bene palla a terra e non soffrono il tentativo di pressing del Civita Castellana. Prima Mario Seripa su punizione cerca la beffa al portiere, provando a infilare una barriera poco convincente ma trovando le mani dell’estremo difensore, poi, ancora su calcio piazzato, lo costringe ad un’uscita stentata sulla quale arriva pronto Marco Fabiani, che al volo trova il gol del vantaggio. Per il giovane trequartista è la seconda rete in due partite da titolare: movimento, brio e grinta ne fanno la rivelazione dell’inizio di stagione del Tarkna.
Se i padroni di casa hanno, a questo punto, una colpa, è quella forse di non ammazzare la partita con maggiore aggressività, mantenendone il controllo con un bel palleggio; ed in verità, se il Civita Castellana resta in piedi lo deve al palo, che impedisce a Mario Seripa di prendersi il gol che meriterebbe sia per la prestazione sin lì fornita, sia per il bel calcio – quasi da fermo – con cui fa tremare la porta ospite. È questo, assieme al già citato rigore, l’episodio chiave della partita.
Perché nella ripresa, dopo il sorprendente pari, è praticamente solo Tarkna. Ercolani toglie Valeri e Seripa per Luciani e Grandolini – e probabilmente l’espulsione di Clementucci gli impedisce di provare l’assalto a due punte, costringendolo, a malincuore, a togliere il centravanti titolare – e nei dieci minuti successivi i padroni di casa creano non meno di dieci occasioni da gol. Manca il cinismo, la precisione nell’ultimo tocco e un pizzico di fortuna: i nuovi entrati, Parissi, ancora Fabiani, Marco Ferri cercano la via del gol, costringendo gli avversari al solo calcio lungo ed ad una difesa affannata che, però, regge.
Dal rimpianto, escono lati positivi innegabili: un’altra, buona prova della difesa, capace anche di impostare e giocare palla sempre con lucidità; una costruzione di gioco palla a terra di molto superiore a quella mostrata nelle prime uscite; una voglia di vincere che non si ferma nemmeno di fronte all’inferiorità numerica, e spinge i ragazzi sino all’ultimo secondo.
Ora inizia una serie durissima, con in rapida successione tutte le più alte in classifica: la strada del gioco è quella buona, ora serve di mettere un pizzico più di cattiveria sotto porta e, magari, passare a riscuotere il credito con la fortuna accumulato nelle prime due uscite casalinghe.