(s.t.) Termosifoni spenti all’ingresso in classe: . Proprio nei giorni più freddi di questo inverno, i ragazzi che frequentano la sede centrale dell’istituto, a pochi passi dalla stazione, hanno trovato una spiacevole sorpresa: per due giorni consecutivi, infatti, il riscaldamento della scuola si è rivelato non funzionante, tanto da spingerli stamani a restare fuori dalle aule per protesta.
Ieri mattina, 19 gennaio, la mancata accensione era da imputarsi all’assenza del gasolio: studenti in classe in attesa di provvedere alla sistemazione, con il riscaldamento acceso attorno alle 11.
Stamani, a sorpresa, nuovo stop, dovuto evidentemente a problemi tecnici: chiamata la ditta responsabile, che però ha sede a Roma, per cui la soluzione al problema non si è trovata sino alle 10 e 30 circa, quando molti dei ragazzi erano comunque rimasti fuori in segno di protesta.
“Questa situazione va risolta: – spiegano gli studenti, tramite i loro rappresentanti d’istituto Matteo Sileoni e Flavio Reversi – non è pensabile che per situazioni di urgenza come questo ci si debba affidare ad una ditta con sede a Roma, con ovvie conseguenze sui tempi d’intervento”. Una protesta che i ragazzi hanno provato a fare arrivare anche alle istituzioni, raggiungendo il Comune nella speranza di trovare il Sindaco Mazzola, che è anche Presidente della Provincia di Viterbo, responsabile diretta dell’istituto: senza successo, però, già che il primo cittadino non era presente a piazza Matteotti.