TD e la lotta per ottenere i report sugli inquinanti: parla il presidente Cesare Celletti

di Stefano Tienforti

Cesare Celletti tarquinia democratica“Siamo amareggiati, sbalorditi e stufi di veder sventolati i dati provenienti dalle cosiddette centraline come se queste fossero un presidio a garanzia della corretta e specifica misurazione delle emissioni inquinanti della centrale. Non è così: le centraline dislocate nel comprensorio forniscono solo dati sulla generica qualità dell’aria, più o meno come fanno quelle che controllano l’aria nelle grandi città,  perciò, i dati rilevati dalla rete territoriale locale, pubblicati dal Consorzio per la gestione dell’Osservatorio ambientale, possono essere imputabili a diverse fonti inquinanti ma non ci forniscono un solo, specifico dato assegnabile alla centrale a carbone. Noi vogliamo conoscere i determinati e precisi valori delle emissioni di microinquinanti inorganici allo stato di vapore, cioè, quelle rilevate al camino della centrale, e non vicino ai tubi di scappamento delle automobili o delle navi!”

Cesare Celletti, e con lui Tarquinia Democratica, l’associazione che rappresenta, passa dai comunicati alle parole vere e proprie: l’iniziativa intrapresa ormai quasi due mesi or sono con l’obiettivo di ottenere la pubblicazione dei report obbligatori che indichino i valori delle emissioni – in particolare con riferimento al mercurio – della centrale Enel di Civitavecchia ha generato una reazione a catena.

E – sarà un caso – proprio pochi giorni dopo l’avvio di una raccolta di firme per la proposta di deliberazione popolare per delegare il sindaco a presentare esposto alla Procura di Civitavecchia, arriva una nota dell’ARPA che annuncia la futura pubblicazione del report per il 2010.

“Gli sviluppi, sulla nostra attività a difesa della trasparenza per la tutela della salute pubblica, sono sotto gli occhi di chiunque li voglia vedere – spiega Celletti – solo chi non vuol capire non può rendersi conto di quanta preoccupazione susciti, tra la cittadinanza, il fatto che, a distanza di quasi tre anni dall’inaugurazione della centrale Enel riconvertita a carbone, dobbiamo essere qui a pietire i dati delle misurazioni di inquinanti emessi da TVN”.

“Ciò che sorprende – continua Celletti – è il silenzio delle istituzioni su una questione così delicata e fondamentale per la salute stessa: sappiamo che alcuni inquinanti (mercurio, nichel, arsenico, ecc.)  sono pericolosissimi e l’eccesso di queste materie nell’ambiente può produrre terribili patologie tra la popolazione residente. È proprio per questo che le chiare indicazioni della V.I.A., nella parte delle vincolanti prescrizioni, obbligano la pubblicazione, con cadenza annuale, di quei dati a favore della popolazione affinché le persone possano essere consapevoli che la loro sicurezza sanitaria è compatibile o meno con certe attività produttive”.

Da qui la scelta di avviare una raccolta di firme per proporre una deliberazione popolare che deleghi il sindaco Mazzola a presentare, sulla questione, un esposto alla Procura di Civitavecchia: “È un percorso consentito dallo Statuto Comunale. – spiega il presidente di TD – Abbiamo ritenuto che la via istituzionale fosse l’unica percorribile per mettere in chiaro doveri e responsabilità; inoltre crediamo, da sempre, che su certe scelte i cittadini debbano essere i primi ad essere interpellati e ascoltati. Pertanto, e a maggior ragione, l’iniziativa continua con altre sottoscrizioni che si stanno aggiungendo alle centinaia di firme già raccolte”.

La chiusura, Celletti la affida ad una riflessione sull’atteggiamento dell’ARPA: “ Curioso, veramente curioso. – rivela – Abbiamo letto da qualche parte, nella nota diffusa dall’ARPA il 4 aprile scorso, che l’Osservatorio ambientale di Civitavecchia sta provvedendo alla pubblicazione di un report per l’anno 2010: nella nota ARPA del 14 marzo,  speditaci dal sindaco in allegato ad una sua comunicazione il 30 marzo u.s. – il plico è arrivato solo ieri 6 aprile 2011(n.d.r.) – non c’è menzione di una simile notizia. Interpretiamo il fatto come una frettolosa e allarmata voglia di “metterci una pezza”. Comunque, leggeremo attentamente il report appena sarà divulgato e disponibile. Noi non li chiederemo più: vogliamo vederli pubblicati come prescrive la V.I.A.; anche quello del 2009”.