Riceviamo e pubblichiamo
L’evento amministrativo principale del 2019 è più vicino di quello che si pensi. Poco più di un mese per la presentazione delle liste e delle nuove proposte elettorali, anche se quelle che attualmente si profilano all’orizzonte politico tarquiniese non sembrano né nuove né “di nuovo vestite”.
Il primo ad aver occupato uno spazio importante è stato l’ex Sindaco Alessandro Giulivi, che si è posto al sicuro riparo sotto l’ampio ombrello politico della Lega di Salvini, che non potrà comunque proteggerlo da eventuali attacchi di vecchi alleati o garantirgli un approdo sicuramente vincente.
Il secondo, ancorché non ancora ufficialmente dichiarato, è l’ex assessore Sandro Celli, il quale si porrebbe come autorevole esponente del PD locale, che nell’occasione congressuale di domenica prossima sta tentando di assumere una nuova veste grafica, senza mutare, però, la tendenza egemonica su una parte dello schieramento politico, che in qualche modo è stata superata da un nuovo assetto politico. Ormai il confronto ideologico tra destra e sinistra sembra essere stato sostituito tra posizioni di privilegio e situazioni di degrado sociale ed economico, nell’ultimo periodo meglio interpretato dai così detti movimenti populisti piuttosto che da una parte della vecchia sinistra elitaria.
Il terzo è Gianni Moscherini, indomito combattente alla guida di una armata elettorale che alcuni definiscono simpaticamente “giurassica”, forse supportata anche in termini anagrafici dal sostegno di Catini e dei “resti” di Rinnova.
Il quarto è il dott. Sabino Riglietti, stimato professionista sanitario, che dopo essere transitato in un gruppo autonomo comunale è approdato nelle file di FDI (Meloni), del quale si è fatto portavoce e rappresentante locale con la formalizzazione, forse prematura, della sua candidatura a Sindaco.
Il quinto dovrà essere individuato dal Movimento 5 Stelle secondo schemi e criteri particolari del Movimento, di volta in volta adattati alle situazioni locali.
Il resto, i cittadini, i loro interessi, la Città con i suoi problemi, le soluzioni e la professionalità necessaria, le prospettive reali e concrete di sviluppo, le modalità di finanziamento, la gestione oculata delle risorse pubbliche, la tutela ambientale…, sembrano illustri sconosciuti nell’agone elettorale se non in termini surreali, impraticabili, banali, “qualunquemente” esternati in modo generico in un trionfo disarmante di ovvietà.
E’ vero che la politica è fatta di persone, prima che di programmi o di”contratti”, ma sarebbe opportuno un approccio diverso, più umile e meno egocentrico. In altre parole si dovrebbe parlare più di amministrazione che di politica.
E’ quello che vorrebbe fare il Nostro Gruppo (ampliato) in maniera pacata, non preconcetta ed assolutamente non ideologica, partendo dalle piccole “cose”, dalla soluzione dei problemi quotidiani, dai bisogni della gente, dalle numerose questioni lasciate in sospeso per ovvi motivi e da una progettazione di ampio respiro sulle grandi opere necessarie allo sviluppo della Nostra Città.
Ci è sembrato che un tale approccio, esclusivamente programmatico e fattuale, per avere la necessaria credibilità dovesse essere rappresentato da una figura nuova, possibilmente donna per interpretare quell’esigenza di alternanza di genere, mai attuata nella Nostra Città dal dopoguerra (1946 suffragio universale). Naturalmente ci siamo sempre dichiarati disponibili ad un confronto ampio per l’individuazione di un profilo condiviso di competenza e professionalità, tentando anche di infrangere gli schemi esclusivamente maschilisti, ancora una volta riproposti con le candidature a Sindaco sopra descritte.
Allo stato attuale, invece, questo tipo di approccio è stato “gentilmente” respinto, ogni volta con una specifica richiesta di appoggio acritico all’uno o all’altro candidato Sindaco. Ciò nonostante rimaniamo convinti che solo una coalizione maggiormente connotata in senso civico, partecipata in modo più ampio anche fuori dai circoli politici precostituiti e adeguatamente rappresentata possa dare una qualche speranza di “Buona Amministrazione” agli elettori, ormai giustamente disillusi, non più condizionati da schemi ideologici, ormai fautori del voto di opinione e propensi ad affidare la gestione delle proprie cose e dei propri soldi (tasse)
a persone affidabili nella vita come in politica.
In tale prospettiva, quindi, pensando anche di “fare un passo indietro” nelle proprie convinzioni ed aspettative, facciamo appello a tutti coloro (partiti e società civile) che, al di là dei personalismi, vogliano in qualche modo condividere un progetto comune ed assolutamente disinteressato per la nuova Amministrazione Comunale.
Alla prossima puntata, quando forse i toni saranno inevitabilmente più aspri, ma in ogni caso. Auguri a tutti i Tarquiniesi.
Oltre Idea Sviluppo