(s.t.) L’attacco a Giulivi sulla scelta del vicesindaco, l’apertura alla sinistra in vista del ballottaggio e la difesa della propria squadra di liste e consiglieri: conferenza stampa fiume, questa mattina, di Gianni Moscherini, che prima si scaglia contro le scelte del suo avversario quindi, in seguito alle domande della stampa, svela qualcosa delle strategie in vista del ballottaggio, senza però sbottonarsi sulla composizione di una possibile giunta.
“Premesso, come fatto più volte, che assieme alla squadra che mi sostiene perseguo l’obiettivo di produrre un cambiamento radicale per questa città – esordisce – e che il risultato del primo turno, mandandoci al ballottaggio, conferma come sia la volontà di un’ampia fascia di popolazione, mi trovo oggi a dover fare una analisi. Vorrei evitare che, anche stavolta, i poteri economici e politici esistenti ripropongano lo stesso schema di due anni fa, con una chiamata alla armi contro lo straniero solo per mantenere lo status quo. Vorrei evitare, insomma, l’ammucchiata che ho visto contro di me la volta scorsa, ma ci sono situazioni che mi fanno riflettere”.
E qui l’attacco a Giulivi. “Il candidato sindaco della Lega – entra nel dettaglio – sta continuando il disegno iniziato con l’espulsione di alcuni simpatizzanti nella fase pre elettorale, e mi ha colpito negativamente che oggi indichi il nome del vicesindaco e, pare, quello del presidente del consiglio, in quelli di suoi due dipendenti: ma cosa è, un consiglio comunale aziendale? Lo trovo incredibile: anzi, per me forse anche illegittimo, ma qualora non lo fosse resta comunque una scelta moralmente e politicamente inammissibile. E lo dico a nome di chi, a differenza loro, non ha garanzia di una sicurezza lavorativa. L’esperienza Mencarini, che nominò suo cognato presidente del consiglio, lo insegna: nominare parenti o dipendenti in luoghi in cui si prendono decisioni dell’intera comunità è un errore”.
Dopo un passaggio sul rapporto Giulivi/Mazzola – “che hanno caratterizzato quindici anni di vita politica di questa città, con la parentesi Mencarini in cui la sinistra si è suicidata nella lotta contro il “saraceno”, e chi sa dirmi oggi che ruolo ha Mazzola in queste elezioni?” – la chiacchierata si sposta sui possibili accordi pre-ballottaggio.
“Come ho già detto – spiega Moscherini – auspico che prima del voto del 9 giugno si possa lavorare alla costruzione di un consenso più ampio sulla mia candidatura, giungendo all’allargamento della fascia di elettori. Per cui, riconfermo la disponibilità a confrontarmi con le forze di sinistra rimaste fuori dal ballottaggio, mettendo a disposizione anche degli incarichi, qualora vogliano impegnarsi su un programma condiviso e di cui si sia tutti quanti entusiasti”. Un’apertura che, chiarisce sulle domande della stampa, riguarda sia il PD che la sinistra legata al primo turno a Conversini, “condivisa già con tutte le liste della mia squadra, compresa Fratelli d’Italia, e da tutti approvata”, e che diventerebbe una sorta di “patto per la città”, con il programma a fare da collante.
“Se serve un apparentamento? – risponde – Se viene richiesto, lo si può prendere in considerazione, entro i termini possibili (domenica 2 giugno, ndr), ma io ritengo che se ci sono un accordo firmato ed una stretta di mano, l’apparentamento non sia indispensabile”.
“Ma incontri ufficiali, ancora, non ce ne sono stati – rivela – Ho solo chiamato tutti per prendere un caffè assieme”. Poi, qualche parola in più la lascia sfuggire. “MI auguro che dalla sinistra possa giungere la volontà di un accordo con noi: in quel caso, e nella nostra squadra se ne è già parlato, si potrebbe anche pensare all’idea di un vicesindaco di sinistra”.
Infine, su domanda della stampa, si arriva a parlare della possibile futura giunta. “Catini e Guarisco saranno esclusi dalla possibile giunta?”, chiede Fabrizio Ercolani. “Io ho detto che voglio ricostruire Tarquinia – risponde Moscherini – e chi ho in squadra è perchè ritengo che abbia lavorato bene negli incarichi che ha ricoperto in passato. Ad ogni modo, io non ho ancora deciso nulla, lo farò dopo il risultato: di certo posso dire che utilizzerà al massimo, in base ad esperienza e competenza, le forze a disposizione, privilegiando necessariamente ed opportunamente i tarquiniesi”.