Riceviamo da Mauro Mazzola e pubblichiamo
“Mai mi sarei aspettato che il compagno Conversini mettesse in dubbio la mia lealtà e la mia dignità politica. Mi sarei aspettato una chiamata per un confronto per chiarire come lui ci hai abituati a fare.
Caro prof Conversini, era da manuale che facessero rispondere a te: il più bravo, il più buono, il più comprensivo, quello che si fida di tutti. Certo, che sei tra i miei Maestri con la maiuscola, non voglio, non è facile superarti e non mi permetterei mai di farlo. Però ci sei cascato! Spiega in quale dichiarazione o intervista, da me rilasciata, hai sentito dire che voto per la lega o per Giulivi. Un attento osservatore come te, e mi ricordo che leggevi e ti documentavi su tutto, non si sarebbe fatto sfuggire i passaggi politici della mia intervista.
Certo leggere certi articoli o titoli che giocano sull’interpretazione delle mie dichiarazioni (che sicuramente non hai ascoltato), aiutano coloro che in malafede vogliono farmi passare da” Leghista”e da “Giulivista”. Però, lasciamelo dire, l’ultima cosa che mi sarei aspettato, che proprio tu, che mi hai conosciuto, mettessi in dubbio proprio la mia fede politica. Ti sei dimenticato chi ti è stato sempre vicino, nel bene e nel male, e chi ti ha creato sempre problemi e che ti ha tradito anche in tante occasioni? Ti sei dimenticato quel tragico giorno che bisognava presentare le candidature e che io e te abbiamo dovuto strappare le nostre perché non ci volevano? La regia per distruggere è sempre la stessa.
Certo che leggere un articolo dove puntualizzi cose che travisano la mia intervista o dichiarazioni (che non hai visto né letto) dispiace moltissimo, a me e alle tante persone che mi hanno telefonato e che ho incontrato. Proviamo ad analizzarle.
Il primo articolo del PD per aprire la campagna elettorale è stato con questo tono: “Grazie Giulivi che ti sei preso il peggio del centro sinistra” così i vari arrabbiati con la linea politica del circolo si sono proprio arrabbiati ancora di più. Alcuni hanno risposto con un articolo di precisazione ed io ho fatto un’intervista. Chiaro? Dopo essere stati offesi.
Poi ho detto che di solito le campagne elettorali si aprono sui programmi (ma non hai letto l’articolo). Poi dici che in questi mesi non hai aspettato che ti chiamassero ma hai avvertito l’esigenza di partecipare all’assemblea. Prendiamo per buona questa tua affermazione, ma io ti conosco quanto sei pigro e quanto bisognava pregarti, per farti partecipare a delle iniziative politiche. Ho sempre saputo, per quanto mi riguarda, che andare in paradiso a dispetto dei santi non si fa. Aspettavo una vera apertura.
Per quanto riguarda quello di avere accostato questa stagione politica a quella della tua elezione a sindaco, veramente non hai minimamente provato a ricordarti che quel gruppo che ti propose l’elezione rappresentava il “centro destra” più antagonista verso i “comunisti”, e che fece una pregiudiziale verso una nostra individuazione. Scordi poi, che, quello stesso gruppo ha sostenuto Giulivi portandolo a vincere il comune. Forse hai “firmato” il comunicato troppo velocemente riflettuto e ricordato poco del passato.
Riguardo alla candidatura di Sandro Celli, se avessi sentito la mia intervista e le mie dichiarazioni, avresti sicuramente capito che la condivido, per la sua serietà, per capacità, per onestà e impegno ma, proprio come consiglio, sentendo gli umori politici locali, per come si è gestita la fase delle alleanze, non mi sembra il tempo giusto della vittoria. Poi se Celli si candida, tanto di cappello per una persona che ha sempre lavorato, nei momenti della vittoria come della sconfitta per il partito. Mi preoccupa che c’è chi lavora per disgregare e non per chiudere ferite personali a danno di Celli e del circolo.
Per ultimo il simbolo. Non metto in discussione tanto la scelta di mettere da parte il simbolo, ma come è stata presentata. Così si legge politicamente: “Togliamo il simbolo purché qualcuno venga a dialogare con noi”. Quindi è una lettura che ci si arrende alla propaganda leghista e pentastellata contro il PD. Io non mi sarei vergognato e non avrei cercato scorciatoie e provato ad ingannare l’elettorato. Per tua informazione sono anche andato a votare per le primarie del PD.
Caro CONVERSINI, mi permetto di consigliarti di tornare a leggere e a documentarti e ti pregherei di non offendermi mettendo in dubbio la mia lealtà. Io ho sempre votato bene, anche nei momenti molto difficili, e non voterò mai la Lega e chi la rappresenta. Chiaro? Una cosa la puoi fare con la tua autorevolezza, riportare la discussione politica sui temi che riguardano la città e lasciar perdere gli attacchi personali alla mia persona e a tutti gli altri amici e compagni che si sono allontanati dal circolo del PD per vari motivi. Così si spuntano le armi ai vari “Attila”!
Mauro Mazzola